PARTE I
PROLOGO
Dopo aver fermato l'avatar di Nyx gli eroi raggiunsero la
Rocca di Riverfork poco dopo le 21.00 del
giorno 09 Thaumont.
La Rocca era una massiccia cittadella fortificata dove risiedeva
la
Quinta Divisione, chiamata "Furie dell'Ovest",
dell'esercito del Duca Stephan Karameikos. Il compito della
Rocca era quello di proteggere e sorvegliare i confini nord
e ovest di Karameikos.
Subito il gruppo attirò l'attenzione degli abitanti, in
gran parte soldati.
Nonostante l'ora il capitano
Aka accompagnò
subito
Gweyr,
NeelKamal e
Axine nel palazzo per incontrarsi col
Comandante della Rocca.
Riferirono a
Sir Wiles Garthen, Comandante
delle Furie dell'Ovest e signore della Rocca di Riverfork
per concessione del Granduca Stephan Karameikos, quanto
avvenuto nella Foresta di Riverfork [
vedere Parte
3 - CAP. 18].
Sir Garthen, un uomo di mezza età dall'evidente esperienza militare, fu un po' reclutante nel credere che il gruppo da solo fosse entrato nella foresta maledetta, avesse combattuto gli orchi ed i drow lì insediatisi, avesse sconfitto il demone evocato da Randall e Randall stesso.
Tutta la comunità elfica di Riverfork, tra le altre cose, era stata spazzata via.
Ma il nobile aveva inviato anche messaggeri a Luln e Kelven
per informarsi sugli eroi.
Madama Sasha
di Luln lo aveva già messo al corrente di tutta la storia
di Randall [
vedere Parte 2 - CAP. 12]
Sir Garthen sospettava che Randall fosse stato appoggiato
nell'organizzare i suoi eserciti di orchi ed orchetti dal
Barone Ludwig "Aquila Nera" von Hendriks che da
tempo mirava all'espansione dei suoi territori.
Dal suo punto di vista Vorn e Aquila Nera erano in combutta e per questo si impegnò ad inviare scout sulle Montagne di Cruth per tenere sottocontrollo i movimenti delle tribù umanoidi e magari scovare Vorn.
Intanto gli altri, gozzovigliando nella piccola taverna
della Rocca, conobbero
Krunk,
Ivy
e
Minosse, che facevano da scorta ad una
piccola carovana Halfling. I tre erano diretti a Kelven
e decisero di unirsi al gruppo.
Dopo aver trascorso il giorno 10 alla Rocca [
LEGGI], il
gruppo partì e raggiunse Luln il 12 Thaumont.
A Luln Gweyr, Axine,
Cyrano e
Koguar incontrarono il pretore Madama Sasha e narrarono la fine di Randall.
Sasha raccontò loro invece che pochi giorni prima
Gio-Ox
era stato giustiziato per ordine dei chierici di Halav fatti
giungere direttamente da
Specularum per
trattare del caso. Gio-Ox era ormai totalmente impazzito.
Sasha confermò anche ciò che il gruppo sospettava:
Hyraia
era il contatto tra la gilda di ladri di Luln, adesso decimata,
e le nefandezze nel tempio del sole d'argento [
vedere Parte 2 - CAP. 12].
Gli eroi vennero a sapere anche che la Baronia dell'Aquila Nera stava proteggendo nei propri confini gli orchetti che alcuni mesi prima avevano attaccato e distrutto Xak-Rook [
vedere Parte 2 - CAP. 12]. Sasha temeva che l'episodio di Xak-Rook non fosse altro che la prova di un possibile attacco a Luln da parte della Baronia dell'Aquila Nera.
Qui a Luln,
Kryon e
Eowyn lasciarono il
gruppo intraprendendo delle ricerche personali: forse la
vita dell'avventuriero era divenuta per loro troppo gravosa.
La mattina del 13 gli eroi lasciarono nuovamente Luln diretto ad est verso Kelven. Il viaggio fu tranquillo, se si esclude un fatto singolare accaduto una notte a Kreena [
LEGGI].
Il 18 il gruppo raggiunse
Verge sulla strada
che andava da La Soglia a Kelven.
Durante quella settimana Samara sembrava esser cresciuta
molto! Adesso dimostrava una decina di anni e i capelli
neri le davano alle spalle. I dubbi sulla natura di Samara
si rafforzarono e alcuni degli eroi temeva che presto la
bambina avrebbe manifestato la sua essenza di figlia di
Nyx.
La mattina del 19 Thaumont il gruppo si divise momentaneamente e lasciò Verge:
-
Kreena,
Ghenna
e Samara partirono senza dir nulla a nessuno sulla loro
destinazione. Intrapresero la ricerca di un tesoro nascosto
nel bosco di Radlebb ma, di fatto, non trovarono nulla.
Johann le
accompagnò per un tratto per poi recarsi da sola
verso il suo villaggio d'origine: desiderava rivedere la
madre e il fratellastro ma non le fu permesso di incontrarli.
Ad ogni modo tutti e quattro raggiunsero Kelven nel tardo pomeriggio del 22 Thaumont.
- Axine e Neel si diressero invece a La Soglia che era soltanto a mezza giornata di cavallo. Axine fece consegnare il proprio diario a Sherlane e ottenne un'udienza dal Patriarca per il giorno dopo. Neel la seguì in veste di accompagnatore.
Sherlane Halaran, Barone e Patriarca della Chiesa di Karameikos, aveva circa 60 anni ma nonostante l'età si mostrava robusto e in piena forma. Aveva i capelli bianchi ed occhi azzurri, non portava la barba e il naso era abbastanza grosso.
Il Patriarca si congratulò con Axine per il servizio reso
alla Chiesa ma restava dubbioso sulla natura di Samara e
della sua chiara componente malvagia.
Chiese che la bambina venisse affidata alle cure e alla protezione della Chiesa. Axine e Neel affermarono che Samara ancora non sembrava una minaccia. Così Sherlane concesse loro di custodirla... anche se a certe condizioni... [
LEGGI]
Sherlane disse anche ad Axine che avrebbe parlato di tutte le vicende del diario direttamente alla corte di Specularum e le offrì l'opportunità di entrare a far parte della chiesa di Karameikos, cosa che la sacerdotessa accettò, pur rimanendo fedele ad Alphatia.
Neel e Axine si ricongiunsero col gruppo a Kelven il giorno 21 Thaumont.
- Tutti gli altri si recarono subito a Kelven impiegando un giorno intero e percorrendo l'ampia strada mercantile.
Gweyr ottenne udienza con
Lord Valadras,
braccio destro del Barone Kelven, per il giorno 21.
Ad ogni modo a Kelven nessuno riuscì a scovare informazioni utili ed attendibili su Vorn.
Gli unici indizi trovati nelle biblioteche della Scuola
di Magia erano in antichi manoscritti che trattavano di
una Fortezza abbadonata sulle montagne di Cruth chiamata
"
Zanna di Lupo". Erano molti secoli che
nessuno vi si recava, si trovava in un luogo delle montagne
lontana da piste e sentieri percorsi dagli umani e sembrava
trovarsi in un punto strategico per attaccare gli insediamenti
degli umani.
Il Barone concesse al gruppo due scout per guidarli sulle
montagne: un umano di nome
Herpel e un
nano di nome
Tardan.
La mattina del giorno 22 però il fato giocò agli eroi un altro tiro bizzarro: si trovavano quasi tutti nell'ottima locanda dove alloggiavano quando entrò improvvisamente
Nemesis!
Indossava l'armatura delle guardie di Kelven...
Nemesis raccontò che dopo essere rimasto nel passato [
vedere
Parte 1 - CAP.
8] aveva combattuto per alcuni mesi contro i nani albini
con
Zor. Dopo un'importante vittoria e
il ritrovamento di un talismano, Nemesis aveva "sentito"
che doveva tornare nella sua epoca. Così si era fatto rispedire
indiettro dallo stregone Zor, aveva raggiunto La Soglia
e poi Kelven. Era entrato nel corpo di guardia di Kelven
alcune settimane prima [
LEGGI].
CAPITOLO 1 - Sulle Tracce di Vorn: La Fortezza della Zanna di Lupo
Aryn lasciò il gruppo per seguire una personale ricerca di fede, a causa della crisi mistica avuta nella foresta maledetta. Anche il nano Koguar decise di prendersi una pausa dall'avventura ed investire le ricchezze accumulate.
Così il 23 Thaumont
Gweyr,
Kreena,
Nemesis,
Cyrano,
Axine,
Johann,
Ghenna,
NeelKamal,
Aurin,
Menelithil,
Samara a cui si unirono anche
Krunk ed
Ivy, partirono alla ricerca della Zanna di Lupo guidati
da Herpel e Tardan.
Nei giorni successivi il gruppo viaggiò verso le Monagne di Cruth fino ad inerpicarsi su di esse. Il giorno 28 avvistarono una truppa di circa 50 gnoll che si addentravano nelle montagne e decisero di seguire le loro tracce per un paio di giorni.
La notte del 02 Flaurmont il gruppo venne però attaccato da una dozzina di scout goblin a cavallo di grossi lupi.
I nemici vennero tutti uccisi, catturati o messi in fuga senza problemi.
I goblin catturati vennero interrogati: provenivano dalla Fortezza Zanna di Lupo, comandata dalla matriarca dei Drow. Conoscevano Vorn per fama ma questi non sembrava risiedere nella Fortezza ma in un luogo più lontano a nord-ovest. I goblin pattugliavano le montagne e si erano imbattuti nelle tracce del gruppo, non erano la retroguardia degli gnoll e non sapevano nient'altro.
Il gruppo decise quindi di assalire i 50 gnoll nella speranza
di ottenere informazioni migliori. Attaccarono usando gli
incantesimi più potenti e cogliendo gli gnoll mentre avevano
le spalle bloccate. Una decina di creature furono catturate, tutti gli altri vennero massacrati.
Gli gnoll superstiti raccontarono che i drow erano i padroni
della Zanna di Lupo e vivevano nei profondi cunicoli sotto
di essa. Non permettevano a nessun'altra razza di entrare
nei loro tunnel. Un contingente di orchi organizzava invece
la vita della fortezza mentre gli gnoll erano la vera forza
militare essendo anche piuttosto numerosi. Infine i goblin venivano usati come schiavi, tranne i goblin sui lupi che avevano la funzione di messaggeri o ricognitori.
Vorn per loro era una specie di divinità che risiedeva in una sorta di fortezza infernale.
Questa pattuglia gnoll era un rinforzo, dato che presto Vorn li avrebbe condotti in un attacco contro gli umani e avrebbe restituito alle creature molti dei territori sottratti dagli umani nei secoli passati.
Lasciando vivi solo pochi gnoll ed utilizzandoli come guide il gruppo si avvicinarsi alla Fortezza della Zanna di Lupo con una marcia lenta e difficile per sentieri aspri.
Il giorno 04 Flaurmont gli eroi giunsero finalmente in vista della Fortezza: era una massiccia costruzione di blocchi giganteschi ed aveva subito recentemente un approssimativo restauro.
Era ben posizionata e non permetteva di avvicinarsi di nascosto durante il giorno, sembrava avere un solo accesso e ferveva di vita. L'ingresso al sottosuolo, a quanto asserivano anche gli gnoll catturati, era soltanto all'interno della Fortezza stessa.
Mentre cercavano di organizzare un piano per entrare, scoppiò un diverbio con Krunk, causato in parte anche dal suo carattere poco socievole. Gweyr lo addormentò e lo disarmò ma il guerriero, una volta svegliato per essere interrogato, strappò le corde e fuggì seminudo nel bosco.
Dopo tale diverbio Ivy decise di abbandonare il gruppo e di recarsi verso il Bosco di Radlebb a sud.
Dato che gli eroi non riuscirono a mettersi d'accordo su come entrare nella Fortezza, Gweyr e Johann decisero di tentare l'impresa da soli, il primo rendendosi invisibile e la seconda cercando di farsi passare per drow.
Così il giorno 05 Johann consegnò a Kreena tutti gli oggetti
che riteneva avrebbero potuto tradirla all'interno della
Fortezza e galoppò col cavallo per alcuni km lungo la pista
fino al portone della Fortezza in modo da simulare che avesse
cavalcato tutta la notte fino a quella mattina.
Gweyr invece si era già posizionato presso l'ingresso, invisibile e pronto a cogliere l'occasione per
entrare nella fortezza appena si fosse presentata.
Con un po' di fortuna Johann riuscì ad entrare ed a parlare
con
Grutlock, il capo degli orchi della
Fortezza. Menzionando la Rosa Nera riuscì a parlare addirittura
con
Vorn stesso attraverso uno specchio magico
posto nelle stanze di Grutlock.
Lo specchio divenne traslucido, la sua superficie simile ad acqua, quindi rivelò una porzione di stanza rossa e nera
ed una figura seduta su uno scranno. Portava una veste nera e il cappuccio gli copriva il volto fino al naso, lasciando ben visibile la bocca.
[...]
"La Rosa Nera è nata, ma qualcosa è andato storto e adesso si è alleata con i nostri nemici" disse Joahnn a Vorn.
"Chi intendi con nostri nemici?" chiese la figura oltre lo specchio.
Johann esitò, poi rispose: "Coloro che hanno ucciso Fangor e Randal..."
Vorn però riuscì a scoprire la vera identità di Johann dato che non si era comportata esattamente come un qualsiasi Drow avrebbe dovuto e ordinò
a Grutlock di catturarla e consegnarla alla Matrona. Quindi lo specchio si oscurò nuovamente.
Johann, senza esitarè, combattè contro Grutlock e i due orchi di guardia e riuscì a sconfiggerli grazie
anche alla magia di Gweyr.
Quindi i due arraffarono alcune carte e mappe che sembravano importanti, alcuni oggetti e fuggirono dalla Fortezza
rendendosi invisibili [
LEGGI].
Mentre Joh e Gweyr erano alla Fortezza il gruppo scoprì sulla strada usata dagli gnoll,
un carro sfasciato e capovolto che aveva schiacciato un orco.
Un altro orco giaceva morto poco più oltre assieme ad almeno quattro o cinque goblin, tutti con la testa fracassata.
Sembrava ci fosse stato una specie di agguato avvenuto poche ore prima.
Il carro trasportava cibo e lingotti di ferro che in parte erano stati trafugati.
Dalle tracce lasciate una sola persona, armata di una rozza clava, avesse teso un agguato al convoglio.
Alcuni goblin erano riusciti a fuggire verso la Fortezza mentre l'assalitore era stato certamente ferito.
Al gruppo venne in mente subito Krunk, fuggito come una belva braccata nel bosco.
Non molto tempo dopo infatti il grosso guerriero giunse a cavallo, ferito e con l'equipaggiamento
trafugato al convoglio.
Neelkamail si prese quindi il compito di parlare a Krunk e tentare di riappacificarlo con il resto del gruppo.
Continua...