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L'Avventura di Dragon05
Una storia lunga 5 anni...


Libro 1

Indice Libro 2
Presentazione

Parte I
PROLOGO
CAPITOLO 1 - Sulle Tracce di Vorn: La Fortezza della Zanna di Lupo



Presentazione

L'Avventura ha raggiunto una parziale conclusione con la Parte III del Libro 1.
Il presente Libro 2 rappresenta la prosecuzione del Libro 1 ma può essere letto anche in maniera del tutto autonoma.

Tutta la vicenda era iniziata quando Gweyr e gli altri si erano imbattuti a La Soglia, per caso, in una cospirazione di alcuni licantropi ai danni del Patriarca Sherlane.
Una volta sgominati ed uccisi i licantropi, perlustrando il loro covo, avevano scoperto indizi, assai lievi in verità, che facevano pensare però ad una cospirazione molto più vasta volta a danneggiare l'intero Granducato di Karameikos.
In ogni caso le prove erano poche ed era necessario scoprire qualcosa di più concreto.
Dopo aver informato sia le autorità di La Soglia che quelle di Kelven, il gruppo si recò quindi a Luln dove il Culto del Sole d'Argento sembrava collaborare con i licantropi di La Soglia.
Il Culto del Sole d'Argento godeva di grande considerazione a Luln ma indagando in maniera approfondita il gruppo scoprì che era soltanto una copertura usata da alcuni seguaci di divinità malvagie quali Thanatos e Nyx.
Randall, il capo, era stato il mandante della distruzione di villaggio presso Luln, Xak-Rook e di numerosi attentati a chierici di Gea.
Il gruppo aveva quindi annientato l'organizzazione ma Randall era fuggito.
Ciò che venne scoperto nel sottosuolo del tempio malvagio fu per certi versi sconvolgente: il Sole d'Argento, la distruzione di Xak-Rook e di altri villaggi e l'organizzazione segreta di Randall aveva come scopo finale quello di evocare un potentissimo Immortale: la Rosa Nera, un avatar della stessa Nyx.

Il gruppo non aveva esitato ad inseguire le tracce di Randall per cercare d'impedirgli di portare a termine il suo folle piano. Il luogo dell'evocazione della Rosa Nera era un villaggio elfico nella Foresta di Riverfork.
Il gruppo giunse tardi, ma non troppo. Riuscì infatti ad impedire che la Rosa Nera si manifestasse in maniera completa e sconfisse una volta per tutte Randall.

Nel boccio appassito della Rosa Nera, il gruppo trovò una piccola bambina di 5 o 6 anni!
Nessuno se la sentì di ucciderla o di permettere che lo facesse un compagno e così la bambina venne "adottata" da Kreena e venne chiamata Samara.

Il Libro 1 ha il suo epilogo nello scontro con la Rosa Nera e con Randall. Gli eroi hanno di fatto salvato Karameikos da una gravissima minaccia, ma i numerosi indizi raccolti avevano evidenziato che la vera mente di tutto il diabolico piano era in realtà una figura enigmatica e sfuggente che si faceva chiamare "Vorn" ("Nero" in elfico): Randall probabilmente era stato soltanto una marionetta nelle sue mani.

Così il mandante del terribile piano, il misterioso Vorn, era ancora un potenziale pericolo per le terre del Duca Karameikos.
L'unica cosa certa era che Vorn viveva da qualche parte sulle Montagne di Cruth. Era quindi necessario iniziare da quest'unico indizio...



PARTE I


PROLOGO

Dopo aver fermato l'avatar di Nyx gli eroi raggiunsero la Rocca di Riverfork poco dopo le 21.00 del giorno 09 Thaumont.
La Rocca era una massiccia cittadella fortificata dove risiedeva la Quinta Divisione, chiamata "Furie dell'Ovest", dell'esercito del Duca Stephan Karameikos. Il compito della Rocca era quello di proteggere e sorvegliare i confini nord e ovest di Karameikos.
Subito il gruppo attirò l'attenzione degli abitanti, in gran parte soldati.
Nonostante l'ora il capitano Aka accompagnò subito Gweyr, NeelKamal e Axine nel palazzo per incontrarsi col Comandante della Rocca.
Riferirono a Sir Wiles Garthen, Comandante delle Furie dell'Ovest e signore della Rocca di Riverfork per concessione del Granduca Stephan Karameikos, quanto avvenuto nella Foresta di Riverfork [vedere Parte 3 - CAP. 18].

Sir Garthen, un uomo di mezza età dall'evidente esperienza militare, fu un po' reclutante nel credere che il gruppo da solo fosse entrato nella foresta maledetta, avesse combattuto gli orchi ed i drow lì insediatisi, avesse sconfitto il demone evocato da Randall e Randall stesso. Tutta la comunità elfica di Riverfork, tra le altre cose, era stata spazzata via.
Ma il nobile aveva inviato anche messaggeri a Luln e Kelven per informarsi sugli eroi. Madama Sasha di Luln lo aveva già messo al corrente di tutta la storia di Randall [vedere Parte 2 - CAP. 12]
Sir Garthen sospettava che Randall fosse stato appoggiato nell'organizzare i suoi eserciti di orchi ed orchetti dal Barone Ludwig "Aquila Nera" von Hendriks che da tempo mirava all'espansione dei suoi territori.
Dal suo punto di vista Vorn e Aquila Nera erano in combutta e per questo si impegnò ad inviare scout sulle Montagne di Cruth per tenere sottocontrollo i movimenti delle tribù umanoidi e magari scovare Vorn.

Intanto gli altri, gozzovigliando nella piccola taverna della Rocca, conobbero Krunk, Ivy e Minosse, che facevano da scorta ad una piccola carovana Halfling. I tre erano diretti a Kelven e decisero di unirsi al gruppo.

Dopo aver trascorso il giorno 10 alla Rocca [LEGGI], il gruppo partì e raggiunse Luln il 12 Thaumont.
A Luln Gweyr, Axine, Cyrano e Koguar incontrarono il pretore Madama Sasha e narrarono la fine di Randall.
Sasha raccontò loro invece che pochi giorni prima Gio-Ox era stato giustiziato per ordine dei chierici di Halav fatti giungere direttamente da Specularum per trattare del caso. Gio-Ox era ormai totalmente impazzito.
Sasha confermò anche ciò che il gruppo sospettava: Hyraia era il contatto tra la gilda di ladri di Luln, adesso decimata, e le nefandezze nel tempio del sole d'argento [vedere Parte 2 - CAP. 12].
Gli eroi vennero a sapere anche che la Baronia dell'Aquila Nera stava proteggendo nei propri confini gli orchetti che alcuni mesi prima avevano attaccato e distrutto Xak-Rook [vedere Parte 2 - CAP. 12]. Sasha temeva che l'episodio di Xak-Rook non fosse altro che la prova di un possibile attacco a Luln da parte della Baronia dell'Aquila Nera.
Qui a Luln, Kryon e Eowyn lasciarono il gruppo intraprendendo delle ricerche personali: forse la vita dell'avventuriero era divenuta per loro troppo gravosa.

La mattina del 13 gli eroi lasciarono nuovamente Luln diretto ad est verso Kelven. Il viaggio fu tranquillo, se si esclude un fatto singolare accaduto una notte a Kreena [LEGGI].
Il 18 il gruppo raggiunse Verge sulla strada che andava da La Soglia a Kelven.
Durante quella settimana Samara sembrava esser cresciuta molto! Adesso dimostrava una decina di anni e i capelli neri le davano alle spalle. I dubbi sulla natura di Samara si rafforzarono e alcuni degli eroi temeva che presto la bambina avrebbe manifestato la sua essenza di figlia di Nyx.

La mattina del 19 Thaumont il gruppo si divise momentaneamente e lasciò Verge:
- Kreena, Ghenna e Samara partirono senza dir nulla a nessuno sulla loro destinazione. Intrapresero la ricerca di un tesoro nascosto nel bosco di Radlebb ma, di fatto, non trovarono nulla.
Johann le accompagnò per un tratto per poi recarsi da sola verso il suo villaggio d'origine: desiderava rivedere la madre e il fratellastro ma non le fu permesso di incontrarli.
Ad ogni modo tutti e quattro raggiunsero Kelven nel tardo pomeriggio del 22 Thaumont.

- Axine e Neel si diressero invece a La Soglia che era soltanto a mezza giornata di cavallo. Axine fece consegnare il proprio diario a Sherlane e ottenne un'udienza dal Patriarca per il giorno dopo. Neel la seguì in veste di accompagnatore.
Sherlane Halaran, Barone e Patriarca della Chiesa di Karameikos, aveva circa 60 anni ma nonostante l'età si mostrava robusto e in piena forma. Aveva i capelli bianchi ed occhi azzurri, non portava la barba e il naso era abbastanza grosso.
Il Patriarca si congratulò con Axine per il servizio reso alla Chiesa ma restava dubbioso sulla natura di Samara e della sua chiara componente malvagia.
Chiese che la bambina venisse affidata alle cure e alla protezione della Chiesa. Axine e Neel affermarono che Samara ancora non sembrava una minaccia. Così Sherlane concesse loro di custodirla... anche se a certe condizioni... [LEGGI]
Sherlane disse anche ad Axine che avrebbe parlato di tutte le vicende del diario direttamente alla corte di Specularum e le offrì l'opportunità di entrare a far parte della chiesa di Karameikos, cosa che la sacerdotessa accettò, pur rimanendo fedele ad Alphatia.
Neel e Axine si ricongiunsero col gruppo a Kelven il giorno 21 Thaumont.

- Tutti gli altri si recarono subito a Kelven impiegando un giorno intero e percorrendo l'ampia strada mercantile.
Gweyr ottenne udienza con Lord Valadras, braccio destro del Barone Kelven, per il giorno 21.
Ad ogni modo a Kelven nessuno riuscì a scovare informazioni utili ed attendibili su Vorn.
Gli unici indizi trovati nelle biblioteche della Scuola di Magia erano in antichi manoscritti che trattavano di una Fortezza abbadonata sulle montagne di Cruth chiamata "Zanna di Lupo". Erano molti secoli che nessuno vi si recava, si trovava in un luogo delle montagne lontana da piste e sentieri percorsi dagli umani e sembrava trovarsi in un punto strategico per attaccare gli insediamenti degli umani.
Il Barone concesse al gruppo due scout per guidarli sulle montagne: un umano di nome Herpel e un nano di nome Tardan.

La mattina del giorno 22 però il fato giocò agli eroi un altro tiro bizzarro: si trovavano quasi tutti nell'ottima locanda dove alloggiavano quando entrò improvvisamente Nemesis!
Indossava l'armatura delle guardie di Kelven...
Nemesis raccontò che dopo essere rimasto nel passato [vedere Parte 1 - CAP. 8] aveva combattuto per alcuni mesi contro i nani albini con Zor. Dopo un'importante vittoria e il ritrovamento di un talismano, Nemesis aveva "sentito" che doveva tornare nella sua epoca. Così si era fatto rispedire indiettro dallo stregone Zor, aveva raggiunto La Soglia e poi Kelven. Era entrato nel corpo di guardia di Kelven alcune settimane prima [LEGGI].


CAPITOLO 1 - Sulle Tracce di Vorn: La Fortezza della Zanna di Lupo

Aryn lasciò il gruppo per seguire una personale ricerca di fede, a causa della crisi mistica avuta nella foresta maledetta. Anche il nano Koguar decise di prendersi una pausa dall'avventura ed investire le ricchezze accumulate.

Così il 23 Thaumont Gweyr, Kreena, Nemesis, Cyrano, Axine, Johann, Ghenna, NeelKamal, Aurin, Menelithil, Samara a cui si unirono anche Krunk ed Ivy, partirono alla ricerca della Zanna di Lupo guidati da Herpel e Tardan.
Nei giorni successivi il gruppo viaggiò verso le Monagne di Cruth fino ad inerpicarsi su di esse. Il giorno 28 avvistarono una truppa di circa 50 gnoll che si addentravano nelle montagne e decisero di seguire le loro tracce per un paio di giorni.
La notte del 02 Flaurmont il gruppo venne però attaccato da una dozzina di scout goblin a cavallo di grossi lupi. I nemici vennero tutti uccisi, catturati o messi in fuga senza problemi.
I goblin catturati vennero interrogati: provenivano dalla Fortezza Zanna di Lupo, comandata dalla matriarca dei Drow. Conoscevano Vorn per fama ma questi non sembrava risiedere nella Fortezza ma in un luogo più lontano a nord-ovest. I goblin pattugliavano le montagne e si erano imbattuti nelle tracce del gruppo, non erano la retroguardia degli gnoll e non sapevano nient'altro.

Il gruppo decise quindi di assalire i 50 gnoll nella speranza di ottenere informazioni migliori. Attaccarono usando gli incantesimi più potenti e cogliendo gli gnoll mentre avevano le spalle bloccate. Una decina di creature furono catturate, tutti gli altri vennero massacrati.
Gli gnoll superstiti raccontarono che i drow erano i padroni della Zanna di Lupo e vivevano nei profondi cunicoli sotto di essa. Non permettevano a nessun'altra razza di entrare nei loro tunnel. Un contingente di orchi organizzava invece la vita della fortezza mentre gli gnoll erano la vera forza militare essendo anche piuttosto numerosi. Infine i goblin venivano usati come schiavi, tranne i goblin sui lupi che avevano la funzione di messaggeri o ricognitori.
Vorn per loro era una specie di divinità che risiedeva in una sorta di fortezza infernale.
Questa pattuglia gnoll era un rinforzo, dato che presto Vorn li avrebbe condotti in un attacco contro gli umani e avrebbe restituito alle creature molti dei territori sottratti dagli umani nei secoli passati.

Lasciando vivi solo pochi gnoll ed utilizzandoli come guide il gruppo si avvicinarsi alla Fortezza della Zanna di Lupo con una marcia lenta e difficile per sentieri aspri.
Il giorno 04 Flaurmont gli eroi giunsero finalmente in vista della Fortezza: era una massiccia costruzione di blocchi giganteschi ed aveva subito recentemente un approssimativo restauro.
Era ben posizionata e non permetteva di avvicinarsi di nascosto durante il giorno, sembrava avere un solo accesso e ferveva di vita. L'ingresso al sottosuolo, a quanto asserivano anche gli gnoll catturati, era soltanto all'interno della Fortezza stessa.

Mentre cercavano di organizzare un piano per entrare, scoppiò un diverbio con Krunk, causato in parte anche dal suo carattere poco socievole. Gweyr lo addormentò e lo disarmò ma il guerriero, una volta svegliato per essere interrogato, strappò le corde e fuggì seminudo nel bosco.
Dopo tale diverbio Ivy decise di abbandonare il gruppo e di recarsi verso il Bosco di Radlebb a sud.

Dato che gli eroi non riuscirono a mettersi d'accordo su come entrare nella Fortezza, Gweyr e Johann decisero di tentare l'impresa da soli, il primo rendendosi invisibile e la seconda cercando di farsi passare per drow.

Così il giorno 05 Johann consegnò a Kreena tutti gli oggetti che riteneva avrebbero potuto tradirla all'interno della Fortezza e galoppò col cavallo per alcuni km lungo la pista fino al portone della Fortezza in modo da simulare che avesse cavalcato tutta la notte fino a quella mattina.
Gweyr invece si era già posizionato presso l'ingresso, invisibile e pronto a cogliere l'occasione per entrare nella fortezza appena si fosse presentata.
Con un po' di fortuna Johann riuscì ad entrare ed a parlare con Grutlock, il capo degli orchi della Fortezza. Menzionando la Rosa Nera riuscì a parlare addirittura con Vorn stesso attraverso uno specchio magico posto nelle stanze di Grutlock.

Lo specchio divenne traslucido, la sua superficie simile ad acqua, quindi rivelò una porzione di stanza rossa e nera ed una figura seduta su uno scranno. Portava una veste nera e il cappuccio gli copriva il volto fino al naso, lasciando ben visibile la bocca.
[...]
"La Rosa Nera è nata, ma qualcosa è andato storto e adesso si è alleata con i nostri nemici" disse Joahnn a Vorn.
"Chi intendi con nostri nemici?" chiese la figura oltre lo specchio.
Johann esitò, poi rispose: "Coloro che hanno ucciso Fangor e Randal..."

Vorn però riuscì a scoprire la vera identità di Johann dato che non si era comportata esattamente come un qualsiasi Drow avrebbe dovuto e ordinò a Grutlock di catturarla e consegnarla alla Matrona. Quindi lo specchio si oscurò nuovamente.
Johann, senza esitarè, combattè contro Grutlock e i due orchi di guardia e riuscì a sconfiggerli grazie anche alla magia di Gweyr.
Quindi i due arraffarono alcune carte e mappe che sembravano importanti, alcuni oggetti e fuggirono dalla Fortezza rendendosi invisibili [LEGGI].

Mentre Joh e Gweyr erano alla Fortezza il gruppo scoprì sulla strada usata dagli gnoll, un carro sfasciato e capovolto che aveva schiacciato un orco.
Un altro orco giaceva morto poco più oltre assieme ad almeno quattro o cinque goblin, tutti con la testa fracassata. Sembrava ci fosse stato una specie di agguato avvenuto poche ore prima.
Il carro trasportava cibo e lingotti di ferro che in parte erano stati trafugati.

Dalle tracce lasciate una sola persona, armata di una rozza clava, avesse teso un agguato al convoglio.
Alcuni goblin erano riusciti a fuggire verso la Fortezza mentre l'assalitore era stato certamente ferito.
Al gruppo venne in mente subito Krunk, fuggito come una belva braccata nel bosco.
Non molto tempo dopo infatti il grosso guerriero giunse a cavallo, ferito e con l'equipaggiamento trafugato al convoglio.

Neelkamail si prese quindi il compito di parlare a Krunk e tentare di riappacificarlo con il resto del gruppo.



Continua...