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La Lista Dragon05 - Libro 1 - Parte II Home - Cronache - La Lista Dragon05 (Parte II)
L'Avventura di Dragon05
Una storia lunga 5 anni...


Indice Libro 1
Presentazione
Parte I

Parte II
La storia finora...
CAPITOLO 9 - Un Nuovo Inizio
CAPITOLO 10: Primi Indizi
CAPITOLO 11 - Sentieri Incrociati
CAPITOLO 12 - Luln e Xak-Rook
CAPITOLO 13 - Il Tempio della Morte
CAPITOLO 14 - Triste Epilogo
CAPITOLO 15 - L'Altro Sentiero

Parte III
Schede e Statistiche

Vai al Libro 2


La storia finora...

Qui inizia la Parte II del Libro 1.
Nella Parte I abbiamo visto come un gruppo di giovani avventurieri indagando su alcuni omicidi avvenuti a La Soglia si sia imbattuto accidentalmente in una stanza con un congegno magico spazio-temporale che li ha spediti in un altro luogo ed in un altro tempo (circa 1000 anni prima).
Nel passato gli avventurieri si sono imbattuti in un'antica faida tra un popolo di nani ed i loro cugini, nani albini degenerati. Dopo essere riusciti a riportare ai nani il loro re scomparso ed a scoprire dove si nascondeva lo stregone Zor, il gruppo è ritornato nel suo tempo.
Ma adesso che sono nuovamente nella La Soglia del presente resta loro ancora da risolvere il caso degli omicidi. Vedremo quindi come l'abnegazione di Gweyr scoverà molto più di ciò che si sarebbe aspettato...


PARTE II


CAPITOLO 9 - Un Nuovo Inizio: la "curiosità" del mago uccise il topo

Il gruppo era tornato a La Soglia in data 06 Vatermont. Le autorità come riconoscimento donarono al gruppo una pergamena con il sigillo del Patriarca che attestava l'importante servizio portato al tempio e alla città di La Soglia.
Decisi a rilassarsi, tutti si dedicarono soprattutto a far compere, festeggiare e ingaggiare una sorta di guardia personale stipendiata dalle gemme donate dai Nani di Barthin. Eowyn sfruttò il periodo per prender confidenza con gli usi della nuova epoca.

Soltanto Gweyr, con l'aiuto di Cyrano, riprese ad indagare sulla morte di Sean! I due andarono da Lokar e vennero a sapere che aveva finalmente accertato che la faccenda dell'Orefice era stata soltanto un complicato depistaggio.
Sembrava che non ci fossero stati più omicidi di ricchi borghesi anche se due giorni prima erano stati trovati cinque corpi senza vita: tre ladruncoli e due barboni. Tutti e cinque gli omicidi erano avvenuti nei pressi della Locanda le Due Lune e tutti erano stati uccisi da un unico devastante colpo di spada.

Il resto del gruppo intanto stava organizzando a proprie spese una festa con decine e decine d'invitati. Anche Gweyr e Cyrano vi si recarono. Verso le 23.00, Gweyr, ubriaco, fece apparire un Drago Verde lungo un paio di metri dentro la locanda!
L'effetto fu devastante! Decine d'invitati iniziarono a fuggire dalla locanda in preda ad un terrore sfrenato, mentre molti altri cadevano a terra come morti. Kreena riuscì a dissolvere la magia ma l'arrivo delle guardie portarono all'arresto sia di Kreena che di Gweyr.
Kreena venne rilasciata ma Gweyr venne processato per aver disobbedito alla legge che impediva l'utilizzo della magia in città. A Gweyr vennero tolte le armi e la pergamena di riconoscimento con un ammonizione: se avesse commesso un altro reato avrebbe avuto una pena ben più pesante. La mattina successiva Gweyr venne rilasciato.

La notte del 07 Vatermont Gweyr e Cyrano raggiunsero la locanda Le Due Lune:
Gweyr titubò un istante, prima di entrare. Proprio il giorno prima di partire per i sotterranei dell'orefice, il ragazzo aveva dormito con la splendida Ewin, la locandiera. Ma da allora... Bhè: soprattutto per Eowyn, chiaramente, erano cambiate molte cose. Ma la locanda Le Due Lune, era senza ombra di dubbio il punto di partenza migliore, per le indagini.
[Da una mail di Nemo/Gweyr del 23 08 2002]

Quella sera nella locanda vi si trovavano poche persone, soprattutto ubriachi. Ewin, la locandiera, non era visibile.
Cyrano e Gweyr conobbero finalmente il sergente delle guardie cittadine Daoh in borghese [Nota: ebbene si, ricordate? E' lo stesso Daoh menzionato nel Capitolo 1 di questo racconto].
I due parlarono con Daoh dell'omicidio di Sean e il tenente ascoltò senza dichiarare di far parte delle guardie e facendo finta di non sapere nulla.
Quando giunse, Ewin fece finta di non ricordarsi di Gweyr ma il mago le rinfrescò la memoria ricordandole che tre settimane prima le aveva fatto domande sull'omicidio di Sean.
Ewin cambiò espressione diventando più allegra:
- Ma certo, non ti avevo riconosciuto! Tu sei Guvier, adesso ricordo! Non ricordavo che fossi una guardia. Allora non hai ancora trovato il tuo assassino? E poi il tuo amico - indicando Cyrano - non l'avevo mai visto... Ma lasciate che vi offra qualcosa da bere, vuoi qualcosa da bere vero Guvier?
Detto questo Ewin portò 4 boccali di birra e si sedette.
- Cose strane qui a Fogor? Hihihi, succedono cose strane ogni minuto qui a Fogor - disse Ewin ridendo - Se conoscevo quei ragazzi, beh, certo, ogni tanto venivano qui...
Ewin fece una pausa e poi chiese con curiosità e malizia: - Allora Guvier hai scoperto qlcosa? Io potrei aiutarti, conosco molta gente di Fogor e della città in generale...


Alle ennesime insistenti domande di Gweyr, Ewin raccontò infine di un vago complotto della Gilda dei Ladri. Gweyr, insospettito dalle parole della locandiera, le disse che credeva che le stesse nascondendo qualcosa e le rivelò d'essere un mago.
Ewin s'incupì e perse il sorriso.
Dopo un attimo di silenzio disse con estrema serietà a Gweyr: - E va bene, vedo che sei un tipo ostinato. Se vuoi sapere quello che so lo dirò soltanto a te! Daoh e il tuo amico se ne dovranno andare!


Gweyr accettò la proposta ma suggerì a Cyrano di restare nei pressi per sicurezza.
Ewin chiuse la porta della locanda con il paletto e raccontò a Gweyr le trame di un complotto della Gilda contro il Patriarca della città.
Ewin si avvicinò ulteriormente a Gweyr - Ma adesso perchè non facciamo una piccola pausa e andiamo al piano di sopra come l'altra volta...?
Chiese Ewin con voluttà...


Ma Gweyr, pensando alla sua Eowyn non cadde nel tranello...
Ewin, semplicemente, stava cercando di fregarlo.
- Ewin, non mi stai rispondendo. - Disse, serio, mentre fissava intensamente la locandiera, cercando di leggere le sue intenzioni nell'espressione del suo viso. - Stai cercando di deviare il discorso. Cosa diavolo c'entrano tutte quelle morti... Ragazzini ricchi e viziati, e uomini che di sicuro non rappresentavano nulla di imoprtante, qui a La Soglia, con i progetti della Gilda?

[Da una mail di Nemo/Gweyr del 28 08 2002]
Ewin torno seria: - A dir la verità - disse - mi sono stancata...
Dopo aver detto queste parole il volto di Ewin si allungò, gli occhi divennero più grandi e scuri, le orecchie più lunghe e irsute, le mani artigliate...
Per lo shock e la sorpresa Gweyr non ebbe modo di reagire mentre l'essere, al quale era spuntata una lunga coda priva di peli, gli azzannava la spalla!


Gweyr riuscì a tirar fuori dal sacchetto le erbe anti-licantropo e colpì il muso del topo mannaro mentre questo lo pugnalava. Ewin indietreggiò soffiando e lasciando cadere il pugnale. Si dette alla fuga correndo a quattro zampe prima di finire addormentata da un altro incantesimo del mago.

Intanto fuori dalla locanda Cyrano iniziava ad avere sospetti per le "casuali" domande di Daoh. Sentendo le grida di Gweyr, Cyrano cercò senza successo di sfondare la porta della locanda.
Intanto Daoh, dietro di lui, si avvicinò minaccioso, e mentre si avvicinava cambiò... fino a diventare anch'egli un topo mannaro! Cyrano fuggì verso il retro della locanda ma Daoh non lo inseguì.

Addormentata Ewin-topo, Gweyr la coprì col mantello. Lanciò "immagini illusorie" su sè stesso ed infine aprirì la porta.
Fuori c'era solo Daoh, tornato nella forma normale. Il sargente, entrando e non vedendo Ewin attaccò le immagini di Gweyr e richiamò dei topi giganti. [Nota: come aveva fatto per uccidere l'uomo che rivelò al gruppo dell'orefice. Ewin, infastidita dalle domande di Gweyr lo fece pedinare da Daoh. Però il gruppo di Gweyr venne avvicinato da un ladruncolo presente nella locanda. Il ladruncolo aveva sentito casualmente delle tresche dell'orefice Grell e ritenendo, a torto, che fosse implicato nella faccenda cercò di vendere quella vaga informazione ad un prezzo alto. Daoh fu però troppo precipitoso e per paura che qualcuno avesse veramente visto qualcosa scatenò contro il ladruncolo i suoi topi dando inizio agli eventi narrati nel Capitolo 1].

Dopo aver abbattuto la porta sul retro, Cyrano giunse in soccorso di Gweyr e riuscendo infine a uccidere Daoh-topo.
Dopo morto il licantropo riprese le sembianze di Daoh. Lo scontro aveva creato un gran trambusto e molti avventori si erano svegliati. Alcuni di loro avevano sceso le scale per poi fuggire in preda al panico nelle loro stanze alla vista del cruento combattimento!

Giunsero le guardie e trovarono una scena agghiacciante: il loro sargente Daoh morto in un lago di sangue e l'orribile licantropo legato e addormentato!
Le guardie accusarono Gweyr e Cyrano di terribili crimini: stregoneria, omicidio e rapimento. Bloccarono i due e andarono a chiamare Lokar. Intanto Ewin-Topo si ritrasformò in donna: per le guardie anche quel prodigio era opera dello stregone Gweyr.

Una volta accorso Lokar ascoltò il lungo racconto di Gweyr ma non ne fu del tutto convinto. Restava la faccenda del sargente Daoh che era considerato da tutti un uomo onesto. Quindi Lokar decise di svegliare Ewin. Dopo lo shock iniziale Ewin, piangendo, raccontò di come lo stregone Gweyr avesse usato le sue magie contro di lei soltanto perchè lei l'aveva rifiutato! Daoh era coraggiosamente intervenuto in suo aiuto ma era stato ucciso dal mago.

Nonostante i tentativi di Gweyr di scagionarsi Lokar fu costretto a chiedere a Gweyr e Cyrano di consegnare le armi e considerarsi, almeno per il momento, prigionieri finchè non fosse stata fatta luce sulla vicenda. Gweyr si addossò ogni colpa e poichè Ewin neanche lo menzionava Cyrano rilasciato. Gweyr invece finì nuovamente in prigione.

Intanto il resto del gruppo era giunto alla Locanda delle Due Lune. Valendosi delle pergamene firmate dal Patriarca convinsero Lokar a permettere loro di perquisire le stanze di Ewin. Nelle sue stanze Eowyn scoprì un forziere. Cercando di aprirlo fece scattare una trappola soporifera che la fece dormire per 24 ore. Il forziere, infine aperto da Kreena, custodiva documenti compromettenti e sovversivi che scagionarono Gweyr incolpando Ewin.


CAPITOLO 10: Primi Indizi: un esteso ed oscuro piano, liti ed intrighi

Gweyr venne curato dalla licantropia e promise ai chierici che avrebbe offerto loro una ricompensa di ben 1000 Mo. Successivamente venne quindi rilasciato. Ewin invece venne imprigionata e tenuta in quarantena sotto osservazione.

Kreena riuscì a parlare con Ewin in cella e, usando il gergo dei ladri, cercò di far credere ad Ewin che stava tradendo il gruppo e che voleva aiutarla. Ewin era troppo abituata ad intessere tranelli per cadere nel trucco di Kreena e quindicercò di raggirarla a sua volta per indurla a liberarla.
- Il Nibbio deve sapere che sono stata imprigionata ingiustamente! - le disse Ewin.
[Nota: Ewin era anche una ladra e sebbene fosse di basso livello era un po' invischiata nella gilda. Il Nibbio era stato spesso suo amante dato che non era certo un segreto che la locandiera concedeva le proprie grazie sotto compenso. Questo le aveva fruttato diverse conoscenze influenti, sia trai ladri che tra le guardie cittadine. Infatti anche Daoh era una delle sue vittime. Daoh si era innamorato di Ewin ma la crudele locandiera lo aveva morso molti mesi prima rendendolo un Licantropo per averlo completamente al proprio servizio. Il povero sargente non aveva potuto niente contro la terribile maledizione ed era diventato una sorta di schiavo nelle mani del Topo Mannaro. Nessuno, neanche il gruppo, potè salvarlo dal suo tragico destino].
Ewin sperava che il Nibbio tentasse di liberarla e creasse un diversivo per mettere in pratica più facilmente il suo piano di fuga!

Il giorno 08 Vatermont giunse a La Soglia una giovane sacerdotessa di Alphatia di nome Axine Von Lys. La donna era di ritorno da una missione alla torre di Vulgus, un bizzarro prete-eremita che risiedeva nel bosco di Radlebb in posizione pressoché equidistante da tutte le città più importanti di Karameikos: La Soglia, Kelven, Specularum e Luln.
Il gruppo di Axine si era separato dopo una missione per molti versi fallimentare. Il bisogno di trovarsi un'occupazione e uno strano sogno convinse Axine a cercare una donna.
Quel giorno Opal stava cercando dei mercenari da assoldare come guardie del corpo. Era stata già contattata da un elfo di nome Thor e da due guerrieri di nome William e Flammen. Forse a causa del sogno, forse no, Axine decise di farsi assoldare proprio da Opal.

Intanto Kreena tornò dai compagni dopo il suo vagare solitario:
- Ciao! - esclamò la ragazza, prendendo una sedia e mettendovisi sopra a cavalcioni, ed appoggiando i gomiti sullo schienale - Che donnaccia quella Ewin, non sono riuscita ad estorcerle una parola!! Non so proprio cosa ci trovassi, tu, Gweyr, in quella ratta mannara!!
E qui lo sguardo le cadde su Eowyn, proprio a fianco del mago.
- Ehmmm... oh, ciao Ewi... cioè volevo dire Eowyn... certo che tutte le fidanzate con lo stesso nom... ehmmm... bella giornata oggi! Hai dormito, bene?!" - balbettò, arrossendo sempre di più.

[Da una mail di Sarmar del 27 09 2002]

Gweyr cercò di fare capire a Kreena, che era uno spirito libero, quanto fosse necessario agire insieme, come gruppo senza sotterfugi e segreti ma ebbe poco successo.
Successivamente scoppiò una lunga disputa sul ruolo di capo del gruppo e sui mercenari al soldo di Opal che nessuno degli altri condivideva.
Gweyr parlò in privato sia a Thor che a William spiegando che lui preferiva non considerarli meri mercenari.
In breve:
Opal voleva dei mercenari personali per essere protetta dai nemici e dai colpi di testa di alcuni membri del gruppo. Inoltre sosteneva che così avrebbe aiutato maggiormente il gruppo nei combattimenti. Gli altri avrebbero dovuto considerarli al pari di un'arma o di un'armatura e niente più.
Gweyr invece era contrario perchè avere una propria "guardia del corpo" significa non avere fiducia negli altri, rendere diviso il gruppo dall'interno e portarsi dietro delle persone non fedeli ad una causa ma soltanto ad una paga.
La maggior parte del gruppo appoggiava Gweyr. Gli stessi William e Thor, convinti anche dal discorso privato del carismatico Gweyr, non si consideravano dei mercenari se potevano essere altro. Axine invece non si rimangiò la prima parola data.
Tutti decisero di rimandare la decisione definitiva.

Eowyn, Thor e William andarono in giro a cercare informazioni per svelare alcuni dei contenuti oscuri dei documenti di Ewin: infatti in quegli incartamenti si faceva riferimento ad un "Ordine del Sole d'Argento", ad una "Rosa Nera" e alla città di Luln.

Intanto Kreena andò in cerca del Nibbio per scoprire che legame vi fosse tra il ladro ed Ewin.
- Tu saresti la sorella del Nibbio? - chiese l'oste - Hahahahaha. Molto divertente... Da parte di padre o di madre? Hahahaha. Scommetto da parte di madre, hahahahaha... Non so dove sia, ogni tanto viene qui, è vero. Magari se aspetti avrai la fortuna d'incontrarlo. Hahahah. Non sarai per caso una delle sue moglie che lo sta cercando... hahahahaha.
All'ultima sua battuta l'oste stava piangendo dal ridere...

Infine Kreena riuscì a parlare col Nibbio senza però ottenere molto. [LEGGI]
Dopo il suo incontro col Nibbio, Kreena chiese un'udienza al Tempio dove parlò con un vicario per avere un parere e, forse, togliersi il peso di alcune importanti decisioni... tipo liberare Ewin... [LEGGI]

Il colloquio tra il vicario e Kreena portò ad una importante conseguenza: la sorveglianza su Ewin divenne più attenta e pressante e più nessuno fu autorizzato a vederla. La sorte di Ewin era segnata! [Nota: non solo il Nibbio non fece nulla per tentare di liberare Ewin ma Ewin non fu nemmeno capace di mettere in pratica il piano ordito per la propria liberazione. Infatti due giorni dopo che il gruppo aveva lasciato La Soglia, Ewin, nottetempo, fece attaccare le prigioni da alcuni licantropi che controllava. Questi però non riuscirono a superare le guardie e l'evasione fallì. Portata poi a giudizio davanti al Patriarca stesso, fu condannata a morte per i suoi ripetuti crimini.]

Intanto, per evitare una divisione Opal e Gweyr s'incontrarono faccia a faccia e stipularono un regolamento piuttosto articolato, scritto e firmato, che sostanzialmente diceva: Gweyr era riconosciuto come il capo del gruppo. Ad Opal, e ad ogni altro membro "anziano" del gruppo che lo volesse, erano permessi fino a quattro mercenari. Il nuovo gruppo venne diviso in "vecchi" e "nuovi" e i futuri bottini sarebbero stati spartiti scrupolosamente in maniera proporzionale.

L'eloquenza di Gweyr fece approvare a tutti il regolamento.
Tutti tranne una: Kreena.

- Le regole che mi hai detto le ho già dimenticate, Gweyr... - concluse Kreena tornando a fissarlo - Potrei rispettarle oppure no, ma non dipenderà da loro, ma da me... dalle regole del mio cuore: le vostre sono 'vostre', appunto... tanto democratiche che sono state decise da te ed Opal, senza che gli altri potessero aggiungerci nulla... A loro potrà star bene, a me, purtroppo, no...
Una nuova pausa, più lunga.
- Non so se questo significa dirsi addio... di certo se è così, mi spiacerà... - terminò in un sussurro.

[tratta da una mail di Sarmar del 22 10 2002]
A nulla valsero le parole di Eowyn [LEGGI], Kreena lasciò il gruppo.

Senza Kreena, l'unità del gruppo era stata salvaguardata, almeno in apparenza, almeno per il momento...
Quindi tutti si concentrarono sugli indizi più importanti trovati nelle stanze di Ewin:
Una mappa di Karameikos che presentava segni sulle principali città e 2 lettere firmate da un fantomatico "K".
La prima lettera si complimentava con Ewin per il suo operato:

Mi sono stati comunicati i vostri recenti successi. Un piano degno di voi. La nostra fiducia è stata ben riposta! Suggeriamo comunque di sviluppare la cosa andando oltre al semplice Sergente. Confidiamo in lei per l'esecuzione di questa parte del piano. Condivido la vostra opinione che l'Ordine del Sole d'Argento disponga di pochi uomini del tipo che cerchiamo. Ma nell'ultimo periodo le cose sono molto cambiate. Luln adesso ci offre un'ottima copertura. Ad ogni modo , anche se lentamente, il piano procede e quando la Rosa Nera si risveglierà troverà un terreno fertile su cui crescere e fiorire! Gloria Eterna!
Osate immaginare come potrebbero essere le cose e come effettivamente saranno quando tutto verrà trasformato e l'illusione di questa realtà verrà cancellata dalle menti dell'uomo attraverso la cancellazione delle volontà stesse?
So che vivete anche voi nella speranza di quel giorno... Il Tempo si avvicina!

Spero di venire ad incontrarla quanto prima.
Vostro K.


La seconda lettera invece era una invito a presentarsi a Luln entro Klarmont.

Iniziarono le prime ipotesi e il gruppo decise di recarsi a Kelven che sulla mappa era stata sottolineata per qualche oscuro motivo.
Una volta effettuati i preparativi partirono il 09 Vatermont e arrivarono nella grande città la sera del 11 Vatermont.
William salutò La Soglia con questa preghiera:
- Guida i miei passi e dissolvi la tenebra, illumina la mia mente cosicchè possa operare in modo giusto e veritiero.
Fai ardere il mio cuore della tua luce cosicchè io possa sopportare il peso della sofferenza altrui.
Benedici la mia spada perchè possa ferire là dove l'oscurità toglie speranza e infligge l'oblio.
Benedici la mia armatura perchè possa proteggere il mio cuore fragile come il cristallo.
Benedici questo servo che con fede si incammina verso il buoio...
Benedici mio dio le anime che con lui entreranno nell'oblio per uscirne vincitori,perchè chi porta la
Luce e la Vita non sarà mai sconfitto!

[tratto da una Mail di Fire del 07 11 2002]

Sfortunatamente la sua preghiera non venne ascoltata...


CAPITOLO 11 - Sentieri Incrociati: ciò che il Fato divide il Fato unisce

La mattina del 12/02 andarono a raccogliere informazioni per Kelven. Chi si recò in un tempio, chi nelle zone del mercato, chi in quelle malfamate.
Gweyr e Cyrano si recarono al Castello chiedendo udienza. Ma non vennero accolti.
Quindi Gweyr decise di recarsi alla scuola di magia per incontrare il suo vecchio maestro [LEGGI] e finì poi per passare tutta la giornata successiva nella biblioteca della vecchia scuola di magia a studiare.

Axine venne invece a conoscenza dell'esistenza di un Saggio Eremita che si trovava a mezza giornata a cavallo da Kelven.
A fine giornata Opal aveva ottenuto, esibendo la Pergamena del Patriarca di La Soglia, un'udienza con il braccio destro del Barone per il giorno 14.

La mattina del 13/02 il gruppo, tranne Gweyr, lasciò Kelven a cavallo diretto dal Saggio.
Il sentiero s'inoltrava nella foresta a sud di Kelven in una zona piuttosto selvaggia. Verso l'ora di pranzo una serie di frecce piombarono sul gruppo, ma nessuno venne colpito!
Poi una voce disse:"Umani, non siete i benvenuti, andatevene!"


Si trattava di cacciatori elfi che proteggevano quella zona. Trattando, il gruppo si fece accompagnare alla caverna dove viveva il vecchio Saggio.

Axine pose quindi delle domande al Saggio:
[...] cerchiamo informazioni su un ordine del Sole d'Argento e sulla sua locazione; di esso sappiamo solo che è un culto minore recentemente fondato, e che, genericamente, la sua sede si trova nei pressi di Luln.
Avremmo bisogno però di avere indicazioni su quanto esso possa essere pericoloso per noi tutti e per la salute dei territori adiacenti a tale luogo, e soprattutto come poterci giungere senza incorrere in ostacoli insrmntabili; l'ideale sarebbe poter conoscere la strada meno pericolosa, anche se non necessariamente la più breve.

[Mail di Paolo del 05 12 2002]
Il Saggio rimase in silenzio per molti minuti.
Poi parlò: - Da tempo il male si è risvegliato. Elfi oscuri hanno lasciato le loro profonde grotte, goblin e orchetti hanno iniziato a muoversi spinti da oscure forze... L'ovest è diventato più pericoloso, gli uccelli portano notizie di oscuri esseri che sono stati risvegliati, servitori malvagi che accresceranno il Male. Gli uomini saranno presto corrotti da tali oscuri eventi e trascinati fin dove neanch'essi vorrebbero mai andare...

[Nota: tra gli "oscuri esseri" il Saggio comprendeva anche L'Inseguitore di Johann... vedi oltre...]
Quindi indicò loro una vecchia pista poco battuta che da Verge conduceva direttamente a Luln ed infine…
Il Saggio sembrò riflettere poi quando sembrava che non avesse più nulla da dire aggiunse:
"Rosa Nera sussurrante, piange Sangue d'Innocenza
Dall'Abisso Lei ritorna, per mutare la Sentenza"
- E' un'antica profezia - aggiunse di nuovo - anche se molti la ricordano in maniera diversa. Adesso andate, non ho altro da aggiungere.


Thor, Flammen e Eowyn che attendevano fuori dalla caverna del Saggio ebbero una sorta di visione. Solo loro tre videro uno strano Uomo Nero:
Una figura sospetta, ammantata di nero apparve dal nulla in mezzo alla radura poco distante dalla sua posizione. Thor vide chiaramente che il mantello della figura brillava come se fosse coperto da cristalli di ghiaccio. In una frazione di secondo, l'immagine sparì e tutto tornò normale.
[tratta da una mail di Thomas del 06 12 2002 ]
Cercarono tracce dell'apparizione ma nella neve non ne trovarono nessuna!

Tornarono quindi a Kelven e il giorno successivo, il 14, si riunirono a Gweyr per andare al castello ed incontrare il consigliere di corte Lord Valadras.
Per farsi ricevere il gruppo aveva parlato anche di un possibile complotto della Baronia dell'Aquila Nera contro Kelven: tra le due baronie vi erano stati sempre attriti.
Quindi mostrarono al ministro le lettere di Ewin e narrarono la vicenda.
Senza scomporsi tanto Lord Valadras sembrò non ignorare quanto narrato ed arrivò a dire che avrebbe verificato quelle informazioni aggiungendo:
- Abbiamo sempre sottovalutato quest'Ordine del Sole d'Argento, ritenendolo un semplice specchietto per le allodole. E' un culto che si appoggia su un dio inesistente. Quindi i 'preti' non possono usare la magia. A meno che non diventino deleteri e si pongano in netto contrasto con i nostri ideali, lasciamo perdere questo genere di 'culti'.

Il gruppo propose una collaborazione dato che questa situazione poteva interessare sia Kelven che La Soglia. Lord Valadras accettò, non avendo nulla da perdere: avrebbe comunque indagato anche per conto proprio.

- * - * - * - * - * - *- * - * - *- * - * - *-

Ma che ne era stato di Kreena?
La donna era partita da La Soglia, da sola, mezza giornata prima del gruppo. La sera del 09 incontrò una figura ammantata ed incappucciata su un cavallo scarno ed esausto. Incuriosita dalla figura spettrale vi si fermò a parlare. Si trattava di una strana elfa dalla pelle abbronzata, praticamente mulatta. I capelli biondo platino erano lisci e da essi sbucavano le due orecchie appuntite. Sembrava molto giovane, come se fosse stata una bambina umana di 15 o 16 anni e apparentemente rivelava una grazia e una bellezza tipica degli elfi. Ad uno sguardo più approfondito invece risultava avere un qualcosa d'indefinibile non molto gradevole. Certo i suoi occhi azzurri molto chiaro, color del ghiaccio, potevano influire ma la cosa più sgradevole era senza dubbio l'espressione del volto particolarmente fredda ed inespressiva. Nel complesso sembrava priva di vitalità e incapace di esprimere qualsiasi sentimento.

Il nome dell'elfa era Johann ed era un'ex compagna d'avventura di Axine! Durante la missione nella torre di Vulgus, Johann era stata accusata di aver usato la magia contro i suoi stessi compagni ed era stata lasciata legata nella torre. Si era liberata ed era fuggita dalla torre in maniera rocambolesca vagando per alcuni giorni da sola nel bosco di Radlebb. Finalmente era riuscita ad arrivare, esausta e senza cibo, alla strada che da La Soglia conduceva a Kelven.
L'elfa fu costretta a fermarsi dato che il suo povero cavallo non riusciva più a proseguire e Kreena, per curiosità, decise di passare la notte con la riluttante elfa.
Fu una buona idea perchè durante la notte le due donne vennero attaccate da dei goblin: negli ultimi tempi goblin sbandati venuti da est rapinavano e uccidevano i viandanti.
Parlando, le due donne diverse in tutto, scoprirono di avere un punto in comune: l'odio verso la Dea Ragno.
Johann sorrise anche se il suo sorriso sembrava di più una smorfia grottesca.
- Sei una seguace del Ragno per caso, piccola Daglhugil?" [Nota: "Ammazzadraghi" in elfico]
- Mio padre lo è... - rispose semplicemente, dura e fredda la voce di Kreena, ma carica d'un fuoco che bruciava come il veleno.
- Hahaha - l'elfa scoppiò a ridere, ma senza gioia, sempre che di una risata si fosse trattato il suono gelido e acuto che fuoriusciva dalla bocca dell'elfa.
- Anche il mio lo è - disse ancora ridendo - E ne sono felice. Lo ringrazio ogni giorno per questo. Il volto dell'elfa tornò inespressivo. Con voce atona aggiunse: - E quando gli strapperò il cuore dal petto, continuerò a ringraziarlo".


Dopo un altro giorno di viaggio, la sera successiva arrivano al villaggio di Rifllian.
Qui le due donne incontrarono Yzer, un giovane che aveva anch'egli nel suo passato un incontro con i seguaci del Ragno. [LEGGI]
Quella notte le due donne vennero visitate da L'Inseguitore: un demone che stava seguendo Johann per un motivo che l'elfa rivelò soltanto alla compagna di viaggio. Riuscirono però a non farsi scoprire e il giorno successivo partirono immediatamente per Kelven. Yzer era lì a salutarle con la sensazione, condivisa da Kreena, che si sarebbero prima o poi rivisti.

A mezzogiorno giunsero a Kelven [Nota: con mezza giornata circa d'anticipo rispetto al gruppo].
La giornata del 12 Johann la dedicò al riposo mentre Kreena la sfruttò per cercare informazioni in giro sul Ragno che negli ultimi giorni era rientrato prepotentemente nella sua vita.

Il giorno 13 invece Johann insistette per andare a cercare informazioni su come annientare il demone che l'inseguiva. Contava di trovare informazioni alla scuola di magia ma non riuscì ad ottenere il permesso d'entrare.
Poi, casualmente, alla scuola incontrarono Gweyr! Il mago infatti non aveva seguito i compagni dal Saggio ed era rimasto nell'edificio.
Grazie al mago Johann potè entrare nella scuola di magia e consultare alcuni libri di demonologia che le indicarono come rispedire L'Inseguitore nell'Abisso.
Gweyr disse, quasi casualmente, a Kreena che si sarebbero diretti a Luln, nel caso lei volesse andare con loro... Ma Kreena non se la sentiva di tornare dai vecchi compagni e quindi si congedò nuovamente dal mago.

Il giorno 14, mentre il gruppo stava parlando con Lord Valadras, Keena cercò informazioni sui suoi ex compagni alla locanda che li ospitava. Venne a sapere che avevano visitato un Saggio eremita.
Il giorno successivo Kreena e Johann si recarono dal Saggio: anche Kreena vide l'Uomo Nero aggirarsi spettrale, mentre Johann non vide nulla.
Kreena parlò col saggio chiedendo quello che i suoi vecchi compagni avevano chiesto giorni prima, e quale strada avessero intrapreso. Il saggio le dette ogni informazione.
Poi riguardo all'"Uomo Nero" il saggio aggiunse:
- Esistono molti spiriti. La maggior parte maligni, alcuni benevoli e addirittura alcuni non schierati. Ma ricorda una cosa, giovane ragazza, il male si ritorce sempre su sè stesso, il male non collabora con il male e spesso il bene può avvantaggiarsi di questa cosa. Adesso va, ragazza mia, hai un lungo cammino davanti a te...

La mattina del 15/02 invece il gruppo lasciò Kelven con alcuni indizi in più ma senza aver scoperto alcunchè sulla "Rosa Nera".
Si diressero nuovamente a nord fino a raggiungere Verge, villaggio natale di Cyrano:
Dopo il modo in cui aveva abbandonato il paese senza salutare nessuno, quasi neppure la famiglia, fra le urla del padre e la disperazione della madre, mentre i suoi fratelli minori piangevano, il guerriero si sentiva profondamente a disagio nel rivederli… Chissà se se lo ricordavano.... chissà che non credessero che fosse morto...
Erano passati solo pochi mesi ma al guerriero sembravano anni. Chissà come se la cavavano ora... se suo padre si rompeva sempre la schiena sulla terra per nutrire la numerosa famiglia. Chissà se sua madre continuava ad accudire le bestie in un modo che si addiceva più a un maschio che ad una donnina piccola e delicata come lei.
Chissà se Elise l'aveva dimenticato... se il suo amico Bohwen passava ancora tutto il giorno in locanda a bere e a fare mostra dei suoi muscoli. Il caro Bohwen tanto grande quanto ingenuo, lo zimbello del paese...

[Da una mail di Daniele/Cyrano del 09 01 2003]
Il guerriero lasciò di nascosto una discreta somma alla sua famiglia prima di imboccare la vecchia pista suggerita dal Saggio che conduceva ad ovest insieme ai compagni.

La strada era abbastanza agevole.
Di notte furono infastiditi da lupi ma non vennero mai attaccati.
Ci pensarono invece dei feroci troll a rendere il viaggio più movimentato, ma nonostante tutto il pomeriggio del 19/02 giunsero finalmente a Luln.


CAPITOLO 12 - Luln e Xak-Rook: le indagini

Appena arrivato in città il gruppo iniziò a cercare le informazioni che mancavano.
Vennero a sapere che in città esisteva un Tempio di Gea ma che negli ultimi tempi era in declino a causa dell'importanza assunta dal Tempio dell'Ordine del Sole d'Argento!
William decise di recarsi da solo al tempio dell'Ordine del Sole d'Argento. Si era aspettato di trovare chissà quale strano culto, ma ciò che vi trovò lo sorprese. Ecco ciò che raccontò ai compagni riguardo al tempio:
- ...l'ingresso era una stanza rettangolare ben affrescata e con numerose porte. Accanto ad ogni porta c'era un tizio vestito con una tunica bianca e coperto da un lungo cappuccio a cono dove erano ritagliati solo i buchi per gli occhi. Al centro del cappuccio c'era ricamato un sole d'argento. Questi tizi vengono chiamati "Guardie Silenziose" e sono soltanto degli osservatori e dei protettori. Hanno offerto la loro vita all'Ordine e hanno fatto il voto del silenzio assoluto come forma di rinuncia verso le cose terrene. Dopo essermi accomodato mi è stato spiegato che il capo dell'ordine è un certo Gyo-Ox e che il fine del culto da lui creato è la salvezza del mondo liberandolo dalle forze del Male, dall'ipocrisia del Bene e dall'immobilità della Neutralità fino al raggiungimento di una sorta di Felicità Suprema. Ovviamente ho chiesto con che mezzi quest'uomo intende raggiungerli e mi ha risposto dicendo che ci vuole fede, disciplina e sacrificio nel mettere in pratica gli insegnamenti di Gyo-Ox. Poi mi ha portato alcun esempi degli insegnamenti dati al tempio che andavano dalle offerte per i poveri, alla castità, al digiuno in certe ricorrenze, alla preghiera, ecc...
Infine sono stato accompagnato nel centro del tempio in una stanza che conteneva molte sedie in cui erano seduti pochissimi fedeli, vista l'ora, che indossavano tuniche bianche e grigie a seconda fossero novizi o meno. [...] La grande sala era circondata da un ballatoio circa 4 metri più in alto e il soffitto terminava con una grande cupola circa 10 metri dal pavimento. Al centro del tempio c'era l' "Icona Sacra del Sole d'Argento" e quattro grossi candelabri. Ho chiesto cosa significa l'emblema del sole d'argento e mi è stato risposto che è "La luce della Pura conoscenza che illumina il mondo"...insomma il sole d'argento è una divinità!
Ho tentato di parlare con il capo dell'ordine ma mi è stato detto che lo posso trovare al mercato la domenica mattina intento a tenere uno dei suoi sermoni, inoltre ho voluto sapere come considerano gli altri ordine, come ad esempio Gea-Mydia. Mi hanno risposto che i rapporti non sono ovviamente buoni, che "gli altri Dei ipocriti, temono la Verità" e che "combattere con le eresie degli altri ordini non è facile"...-

[Mail di Fire/William del 10 02 2003]

Il culto del Sole d'Argento era ben considerato dal popolo di Luln e il suo gran sacerdote, Gio-Ox, faceva comizi settimanali in cui curava ammalati e prodigava le sue arti taumaturgiche gratuitamente.

In secondo luogo si recarono a parlare con Madama Sasha, pretore e massima autorità della città di Luln. Mostrarono le prove raccolte contro l'Ordine ma Sasha non le ritenne sufficienti neanche per iniziare le indagini. Ripeté infatti che l'Ordine nutriva dell'appoggio della maggior parte della popolazione di Luln e il popolo non avrebbe appoggiato un'azione militare di alcun genere. L'ultima cosa che voleva Sasha era una rivolta popolare, visti i problemi politici che già aveva Luln con la vicina Baronia dell'Aquila Nera.

Sulla mappa di Ewin, il topo-licantropo, vi si trovava indicato un piccolo villaggio di nome Xak-Rook distante pochi km da Luln. Il villaggio era stato barrato con una X.
Presto il gruppo scoprì che Xak-Rook era stato distrutto e raso al suolo circa due mesi prima da un'orda di orchetti. Xak-Rook, sebbene fosse un piccolo villaggio, ospitava il santuario più importante dedicato a Gea-Mydia, Colei che è garante dell'equilibrio tra Vita e Morte, Dea della Giusta Morte. Questo era uno dei culti di Gea, la Madre Terra, che poneva in maggior risalto l'aspetto di guardiano dell'equilibrio tra vita e morte della dea Gea ignorando la sua parte naturalistica.
A Xak-Rook era presente anche il Gran Sacerdote di Gea-Mydia quando era stata distrutta. Xak-Rook era una cittadina completamente devota a Gea, che ospitava il suo tempio più importante ed aveva addirittura una propria milizia: la Confraternita Rossa.
La Confraternita Rossa era guidata da Solon Kane, morto eroicamente guidando la Confraternita in un disperato attacco contro un nemico 30 o 40 volte più numeroso.

Parlando con Joth, uno dei pochissimi superstiti all'eccidio, assiduo frequentatore di taverne e costantemente ubriaco, vennero a sapere che:
- ...Gli orchetti hanno suonato i corni svegliando tutti ed hanno circondato il villaggio.
La Confraternita Rossa, il corpo di guardia di Xak-Rook, fedeli alla dea Gea-Mydia ha combattuto fino all'ultimo nonostante fossero in 30 contro mille, assurdo!
Gli orchetti li hanno uccisi tutti. Le mura di legno di Xak cedettero sotto l'orda e nessuno si salvò!
Quei mostri inseguirono chi fuggiva, vedono al buio i maledetti! Eravamo come fiaccole nel buio e ci massacrarono tutti!


Nella taverna si trovava anche un nano di nome Balmar che, interessato al racconto di Joth, si avvicinò a Gweyr. Balmar raccontò che il suo villaggio alle pendici delle montagne di Cruth era stato attaccato e distrutto 4 mesi prima da un'orda di Orchi, orchetti ed odiatissimi elfi oscuri. Il suo re era stato massacrato al pari di tutto il villaggio. Inoltre era stata rubata la cosa più importante del villaggio. Il nano non specificò di cosa si trattasse. Con i pochi compagni superstiti seguì e riuscì a catturare uno dei drow che li aveva attaccati. Torturandolo vennero a sapere che l'ordine di distruggere il villaggio era stato dato da qualcuno di Luln o dei dintorni.
Così i nani si erano recati a Luln per cercare delle tracce per eseguire la loro vendetta. Erano già molti giorni che si trovavano nella città ma avevano scoperto ben poco. Quindi Balmar, ritenendo fossero interessati alla distruzione di Xak-Rook, chiese al gruppo di collaborare sulla raccolta di informazioni dato che i due casi erano per altro molto simili.
Ma il gruppo restò sul vago non fidandosi del nano e non acconsentì ad un accordo.

Il gruppo riposò quindi alla locanda "Il Crocicchio" e la mattina successiva decise di recarsi a Xak-Rook per accertarsi con i propri occhi dell'entità della devastazione apportata dagli orchetti.
Il gruppo giunse in vista della cittadina al tramonto: trovarono una città devastata, con centinaia di scheletri insepolti.
L'unico edificio ancora in piedi, sebbene molto danneggiato era il Tempio di Gea-Mydia. Il gruppo si diresse nel tempio dove incontrò lo spettro del Gran Sacerdote di Gea morto nello scontro e ottenne il Martello di Gea-Mydia per "ristabilire l'Equilibrio".

Prima di ripartire dalla città fantasma il gruppo riuscì ad appurare che il racconto di Joth era stato veritiero: le difese erano predisposte per reggere ad un attacco di 200, al massimo 300 individui, ma gli orchetti erano circa un migliaio. La palizzata di legno che cingeva la città aveva resistito per poco tempo. Gli orchetti avevano utilizzato molte frecce mentre tra le file dei difensori c'erano pochi arcieri. La popolazione di Xak-Rook si era ritirata pian piano verso il tempio di Gea forse volontariamente o forse perché costretti e il tempio era stato l'ultimo baluardo. Gli orchetti avevano saccheggiato e distrutto sistematicamente tutto. Tra le loro fila erano presenti anche Orchi.

Il 22/02 il gruppo ritornò a Luln e decise finalmente di far visita al Tempio del Sole d'Argento. Seguendo il piano escogitato da Gweyr, Eowyn si camuffò da Ewin nell'intento di utilizzare la lettera d'invito e potersi intrufolare.
Assieme a Eowyn andarono al tempio anche Gweyr, William e Axine.
Il piano poteva esser buono ma vennero sottovalutate troppe cose: non venne preso in considerazione quanto già raccontato da William e il fatto che il Sole d'Argento fosse probabilmente solo una copertura. Sapevano che il gran sacerdote Gio-Ox appariva agli occhi della popolazione di Luln come un santo, Gio-Ox aveva aumentato il prestigio dell'Ordine e sminuito il prestigio del tempio rivale di Gea.
Consegnarono la lettera d'invito del misterioso "K" al primo accolito che si trovarono davanti, Benjamin, non ottenendo nulla. Anzi, quando Gweyr cercò di rimediare dicendo che in realtà stavano cercando il tempio di Gea-Mydia, fece soltanto incuriosire il buon Benjamin: i quattro stranieri erano già molto appariscenti di per sè senza dire che erano diretti al tempio rivale!

Gweyr fece un'altra valutazione errata: che la copertura a K fosse data dal tempio di Gea-Mydia. In realtà il tempio di Gea aveva avuto solo svantaggi negli ultimi mesi: il loro gran Sacerdote era stato ucciso a Xak-Rook e il loro prestigio era stato ridotto enormemente dal culto del Sole d'Argento.
Così presentarono, con la stessa sceneggiata, la lettera d'invito anche ai chierici di Gea-Mydia ma anch'essi non sapevano a cosa si riferisse e chi fosse il firmatario "K".
Solo quando Gweyr disse che la "K" era di Solon Kane, il capitano della Confraternita Rossa di Xak-Rook, i chierici li accolsero calorosamente in quanto amici di Solon. Si creò infatti l'equivoco secondo il quale Kane aveva ingaggiato gli avventurieri che erano però giunti in suo aiuto troppo tardi: infatti Kane era rimasto ucciso nello scontro a Xak-Rook.

Al gruppo divenne chiaro che stavano seguendo delle piste errate e che la chiave di tutto non potesse trovarsi che all'interno dell'Ordine del Sole d'Argento.
In questa circostanza le considerazioni di Eowyn furono molto utili:
- Queste lettere... Sono scritte senza giri di parole... Non sono cifrate... Non usano un gergo particolare. Ewin sapeva bene a cosa si riferiva il suo interlocutore e di cosa stava parlando. E questo l'avevamo già capito, ma... - Eowyn cercò di spiegare il proprio pensiero il più chiaramente possibile. - Credo che sia questa la particolarità. Nessun codice... Nessun sigillo... Nessun simbolo distintivo. Sono assenti perché sono stati dati per scontati! K. ed Ewin probabilmente appartenevano entrambi alla stessa Setta e la lettera era accompagnata da una parola, da una frase, da un gesto rituale segreto che fosse riconosciuto da tutti i membri e solo da loro. La lettera in sè è anonima e potrebbe essere stata scritta da chiunque. Ma accompagnata da un simbolo o da un gesto distintivo acquista autenticità per chi appartiene alla Setta... La lettera è sì il nostro lasciapassare ma dobbiamo scoprire come presentarla perchè ci vengano effettivamente aperte tutte le porte!
[Da una mail di Valeria/Eowyn del 23 04 2003]

Nonostante il gruppo avesse già provato una volta a farsi passare per Ewin e la sua guardia del corpo, ritentarono di recarsi al Tempio dell'Ordine con il medesimo trucco!
Questa volta incontrarono Hyraia, una delle sacerdotesse superiori, che era stata informata da Benjamin dell'arrivo di "bizzarri stranieri".
Consegnarono la lettera firmata da "K" a Hyraia e presentarono Eowyn come Ewin.
Hyraia, comunque insospettita dalla sceneggiata, decise di mettere quegli stranieri alla prova: dopo averli assegnati a Benjamin, Hyraia andò ad avvisare il suo superiore: infatti gli stranieri non si erano presentati col dovuto segnale segreto.
In ogni caso sapeva che solo il suo superiore conosceva di persona Ewin e sarebbe toccato a lui dare l'ultima parola.

Utilizzando l'incantesimo per leggere la mente, Gweyr si accorse che Ewin aveva avvisato un'altra persona del loro arrivo. Gweyr lesse nella mente della donna anche che il suo superiore era un certo Randal che però usava lo pseudonimo Karan: era lui il famigerato "K" delle lettere!
Gweyr simulando un malore lanciò di nascosto "Sonno" su Hyraia e sulla Guardia Silenziosa che si portava appresso ma l'incantesimo non ebbe effetto su nessuno dei due.
Utilizzando nuovamente Esp, Gweyr scoprì che Randal si era camuffato da semplice accolito nel tentativo di accertarsi una volta per tutte se Ewin fosse vera o no. Gweyr tentò anche di lanciare Charme su Randal ma non ebbe successo. A questo punto, preoccupato, considerò che fosse meglio abbandonare il tempio.

I quattro, tornati alla locanda, dove gli aspettavano gli altri scoprirono che intanto avevano assoldato il nano Koguar giunto in giornata a Luln ed in cerca di nuove avventure.
[Nota: Nonostante Eowyn avesse fatto attenzione che non venissero seguiti, Hyraia li seguì camuffata allo scopo di sapere dove alloggiassero: Hyraia era in realtà una ladra molto scaltra, come alcuni ebbero modo di verificare a loro spese in seguito].

Ecco il racconto dal punto di vista di Gweyr [LEGGI] e quello dal punto di vista di Randal e Hyraia [LEGGI].

Gweyr, tra le altre informazioni, aveva letto nei pensieri di Randal che quella notte avrebbe tentato di sbarazzarsi di loro. In via cautelativa il gruppo decise di lasciare la locanda dove alloggiavano e chiedere asilo al tempio di Gea. E fu un'ottima idea!
Infatti il Tempio di Gea era stato fortificato dai 7 chierici dopo che il loro superiore era stato attaccato di notte mentre dormiva all'interno del tempio ed era stato sbranato da qualcosa d'invisibile poche settimane prima! Dopo quell'evento i chierici facevano turni di guardia notturni ed avevano rinforzato ogni entrata.

Dopo il turno un po' movimentato di Cyrano e William [LEGGI] si udirono rimbombare nei corridoi vuoti e silenziosi del Tempio dei colpi sordi come di qualcosa che grattava o sbatteva contro la porta di legno!
Di qualsiasi cosa si trattasse non riuscì ad entrare e la mattina successiva venero riscontrati degli strani graffi sulla porta rinforzata.

Eowyn e Thor tornarono alla locanda e scoprirono che la loro vecchia stanza era stata attaccata di notte, la porta e la finestra erano state abbattute. I locandieri li mandarono via in malo modo.

Intanto gli altri non si erano allontanati che pochi metri dal tempio di Gea che: si sentirono raggelare senza motivo valido, poi la polvere della strada sembrò muoversi leggermente prima che Gweyr venisse abbrancato da qualcosa e lanciato in aria per ricadere pesantemente per terra un metro più in là! La "cosa" non faceva alcun suono, solo un lievissimo "whooooo", o forse era il vento?

Il gruppo reagì compatto contro l'essere invisibile e i guerrieri fecero immediatamente scudo a Gweyr e gli salvarono così la vita! [Nota: Gio-Ox aveva asservito un Segugio Invisibile e se n'era già servito per uccidere uno dei chierici di Gea. Adesso lo stava usando nuovamente per uccidere Gweyr come Randal gli aveva chiesto]
Il gruppo combattè duramente finchè Opal non lo colpì col Martello di Gea-Mydia mostrando tutta la forza dell'artefatto.
Il piano di Randall era di far fuori quello che gli era sembrato il capo, Gweyr, in modo da mandare il gruppo nel caos e poi ucciderli tutti con maggiore calma. Lo riteneva anche il più pericoloso dato che Gweyr era riuscito in qualche modo a localizzarlo nel tempio quando era camuffato.
Se il suo piano fallì non riuscendo a uccidere Gweyr, riuscì però a mandare in confusione il gruppo.

Dopo l'attacco il gruppo allora andò a ricercare il nano Balmar per organizzare una sorta di attacco al tempio dell'Ordine. Ma Balmar e i suoi compagni non erano intenzionati a compiere quell'impresa (tra le altre cose il gruppo non aveva mai mostrato di fidarsi di loro e adesso i nani ricambiavano). Insistendo però riuscirono a scoprire che il prezioso oggetto che cercavano era un'ampolla con un'olio. Inoltre vennero a sapere che Balmar avrebbe lasciato Luln la mattina successiva per recarsi in un maniero abbandonato non molto lontano da Luln: oramai i nani erano in città da settimane e questo castello infestato era l'unica traccia che avevano raccolto.

Flammen e l'elfo Thor si ostinarono a voler cercare informazioni sul Sole d'Argento tra i ladri di Luln nonostante Gweyr, e in particolare Eowyn, sconsigliassero di fidarsi di certa gente.
Infatti Eowyn, ed era una ladra, aveva tentato di contattare una gilda quando erano a Kelven ed aveva imparato a sue spese che non era facile entrare in simpatia a certa gente e tanto meno entrare nella loro fiducia. Inoltre non era detto affatto che il loro contatto si sarebbe rivelato essere un ladro onesto.
Riuscirono, dopo molto provare, ad agganciare un certo Mark Quattrodita e ad avere un appuntamento con lui quella sera.
Infine il gruppo decise di permettere ai due di tentare anche quella strada.
Flammen e Thor si presentarono all'appuntamento con Mark Quattrodita facendosi passare per ricchi stranieri. Il manigoldo era segretamente in compagnia di altri due compagni e temporeggiò un po' per vedere se i due erano veramente da soli. Accertato questo gli fece fare un largo giro tra i vicoli finchè imbucò un vicolo tortuoso, stretto e affiancato da edifici di legno di due o tre piani. Il posto sembrava perfetto per un agguato...
Mark face strada nel vicolo... vicolo che presto si rivelò non avere altre uscite! Quindi il ladro fischiò e si voltò verso verso Thor e Flammen con un bel sorriso: - E adesso cacciate fuori tutti i soldi e gli altri oggetti...
Da una delle finestre sembrava spuntare un bell'arco, mentre alle vostre spalle sentite sghignazzare almeno 3 tizi...


Mark li credeva veramente dei ricchi mercanti e con la sua cricca voleva semplicemente derubarli di tutto e lasciarli da qualche parte in mutande. Ma Flammen riuscì a peggiorare molto la loro situazione disarmandosi volontariamente e "confessando" che in realtà facevano parte degli stranieri che stavano occupandosi del Tempio del Sole d'Argento.
Mark si sorprese:
- Wow, oggi è proprio il mio giorno fortunato! Ma questo cambia tutto! Mi seguirete da vivi o da morti? Sapete? A me non fa alcuna differenza... - E il sorriso di Mark divenne un ghigno cattivo.

Nonostante le parole di Mark, i due si consegnarono ai ladri senza opporre resistenza. Vennero così spogliarono di ogni oggetto, legati e imbavagliati ben bene.

Non vedendoli tornare Eowyn cercò di indagare sulla sorte dei compagni. Dopo molte ore di ricerca riuscì a rintracciare la bettola dove si erano recati Thor e Flammen e, consegnando una discreta somma all'oste, anche che del loro incontro con Mark e dove quest'ultimo abitasse.

Il gruppo, seguendo le indicazioni di Eowyn, giunse a casa di Mark: la gente del luogo prima negò che quella fosse la casa che il gruppo cercava, poi dissero che non volevano avere niente a che fare con gli stranieri e che non erano affatto graditi: la cappa di omertà era molto fitta…
Fortunatamente avvenne un fatto imprevisto.
Il gruppo venne avvicinato da un tizio, Kryon. Il ladro desiderava lasciare la gilda di Luln, ma di fatto la gilda si poteva lasciare soltanto da morti... e Kryon preferiva rimandare la sua morte a data da destinarsi.
Kryon aveva deciso di spifferare le cose che sapeva in cambio di una discreta somma e di protezione dalla sua vecchia gilda.
Lo scopo principale di Kryon nella gilda era quello di "osservare e riferire". In questo modo era venuto a sapere che la gilda, o almeno alcuni di loro, collaborava con il tempio dell'Ordine d'Argento e che il Tempio stesso era molto influente nelle decisioni della stessa gilda.
Kryon aveva visto per caso come erano stati catturati Thor e Flammen e sapeva anche di altre persone, in passato, che erano state catturate più o meno allo stesso modo. Ma non per chiedere un riscatto, cosa che sarebbe stata anche logica, erano stati semplicemente fatti sparire!
Kryon conosceva varie voci, mai confutate e spesso discordanti, su delle cripte segrete sotto il tempio del Sole d'Argento. Inoltre riferì anche che di notte al tempio non c'era mai nessuno dei fedeli: solo i capi della setta. Certe notti venivano consegnati di nascosto al tempio dei sacchi e Thor e Flammen erano stati portati in quel modo al tempio...
Kryon venne pagato profumatamente per le sue informazioni, ma Gweyr pretese che andasse con loro per accertare che le informazioni erano esatte.
Dato che la somma (800 MO) era veramente molto alta Kryon acconsentì.


CAPITOLO 13 - Il Tempio della Morte: l'orrore svelato.

[Nota: L'attacco del Segugio Spettrale contro Gweyr e gli altri era avvenuto la mattina, anziché la notte com'era stato progettato. C'erano stati dei testimoni, l'attacco era andato male ma Randal era deciso ugualmente a volgere l'accaduto a suo favore. Mandò Gio-Ox e Hyraia dal pretore Sasha (che comanda Luln) per denunciare l'accaduto e la pericolosità che ormai costituiva per la cittadinanza il Tempio di Mydia-Gea.
Quando Gio-Ox e Hyraia tornano dall'udienza gli raccontano che Sasha aveva detto: - Inviterò i chierici di Mydia ad andarsene da Luln ma gli 'strani' eventi degli ultimi mesi DOVRANNO finire...
Randal aveva capito che Sasha sospettava qualcosa, che il suo era soltanto un avviso ma che avrebbe potuto passare a cose pratiche. Randal sapeva anche che Sasha e la sua guardia per il momento era troppo potente per tentare un qualche attacco diretto contro il pretore.
La notte successiva accadde però un fatto inatteso! Hyraia svegliò nottetempo Randal dicendogli di essere stata contattata urgentemente da alcuni membri della gilda dei ladri di Luln con importanti notizie: avevano catturato due membri dell'odiato gruppo. I ladri volevano un lauto compenso per consegnarli al Tempio.
Intorno alle 4 di notte giunsero Mark ed i suoi e consegnarono i due prigionieri a Hyraia incaricata, come sempre, di trattare con loro per la ricompensa.
I prigionieri erano Thor e Flammen.
Randal usò i suoi poteri su di loro per venire a conoscenza di alcune informazioni sul gruppo: Ewin era stata catturata dal Patriarca de La Soglia ed era quindi spacciata, il gruppo stava lavorando per il Patriarca e per il Barone di Kelven, il gruppo non aveva ancora ben chiaro che il Tempio del Sole d'Argento era solo una copertura di qualcos'altro.
Dopo l'interrogatorio li consegnò a Gio-Ox in modo che potesse usarli per i suoi "esperimenti". Il giorno successivo, il 25, Randal ricevette un messaggio molto importante e molto positivo! Il gruppo di impiccioni avrebbe dovuto attendere...
]

All'una di notte del giorno 25/02, Gweyr parlò al gruppo.
- ...E ricordate sempre che è di vitale importanza cercare di passare inosservati per il maggior tempo possibile. - Gweyr parlò nel suo solito modo calmo e sicuro, ricordando cose più che ovvie, per cercare di infondere nei compagni sicurezza circa la riuscita della difficile e pericolosa missione che si apprestavano ad intraprendere.
- E soprattutto ricordate che non possiamo permetterci, in NESSUNA circostanza, di dividerci. - Continuò. - Dovremo sempre restare uniti, qualunque cosa accada, e nessuno deve allontanarsi dai compagni che gli sono accanto tanto da non essere più a vista.
- Una volta che saremo dentro... - Disse, poi. - Io resterò vicino alle posizioni di testa, per poter avvisare l'avanguardia del gruppo della presenza o dell'avvicinarsi di qualunque essere vivente: ho la possibilità, infatti, di usare la mia magia per percepire la presenza di qualunque essere pensante, eccettuati quindi, i non-morti. Sfrutteremo questo sistema, quindi, finchè sarà possibile, per cercare di "sondare" il percorso che faremo e passare inosservati ed in silenzio il più possibile.

[Da una mail di Nemo/Gweyr del 28 08 2003]

Poi finalmente il gruppo tentò di penetrare all'interno del Tempio del Sole d'Argento.
Fuori non c'era alcuna guardia nè alcuna ronda. Tutto sembrava tranquillo. Cautamente Kryon scassinò la porta sul retro che si apriva nella cucina del tempio e il gruppo entrò nell'edificio di due piani apparentemente deserto.
Le stanze del culto del Sole d'Argento al pianterreno erano vuote.
Eowyn scoprì una porta nascosta dietro un arazzo mentre Gweyr sondava l'edificio con il suo incantesimo Esp: sembrava che nell'edificio vi fossero soltanto 2 persone dormienti al piano superiore.

Al pianterreno il gruppo trovò soltanto innocui oggetti rituali del culto e nella biblioteca scoprì che l'ordine era stato fondato da un certo Bhaputrha 20 anni prima, un santone che realizzava miracoli la cui dottrina vedeva i vari Dei del panteon di Karameikos come esistenze inferiori rispetto ad un'entità spirituale superiore non meglio definita: il Sole d'Argento.
Una cosa comunque era certa: nel culto non erano previste capacità magiche ma era una semplice filosofia di vita. Quindi il gruppo ne dedusse che l'arrivo di Gio-Ox aveva in qualche modo snaturato questo culto e probabilmente lo aveva reso qualcosa di pericoloso attirandosi anche la reazione dei seguaci di Gea-Mydia.

Aprendo la porta scovata da Eowyn il gruppo venne attaccato da due Guardie Silenziose:
Kryon e Eowyn si avventurarono nel corridoio ma dopo pochi istanti le loro orecchie allenate udirono un lieve frusciare di vesti e due Guardie si abbatterono su di loro!
I volti erano coperti da un lungo cappuccio bianco appuntito con in mezzo alla faccia ricamato il simbolo del Sole d'Argento, le vesti bianche erano il solo rumore che producevano mentre sferravano pugni con mani fasciate da una sorta di guanti...


Le Guardie sembravano possedere una forza sorprendente. Kryon si accorse anche che la sua spada non riusciva a ferirli ma l'intervento di Koguar e degli altri, dopo un breve e sanguinoso scontro, non dette scampo alle guardie.
I cadaveri delle Guardie Silenziosi sotto le tuniche ed i cappucci erano orribili: sembravano mancare di alcune appendici tipo alcune dita, presentavano una sorta di terribili cicatrici e si stavano dissolvendo lentamente in polvere. Sembravano Zombie ma non lo erano!

Dopo questa orribile scoperta gli eroi salirono le scale verso il piano superiore e oltrepassarono alcune stanze che facevano parte dei rituali della Rosa Nera.
La prima stanza aveva un affresco che rappresentava un paesaggio al tramonto con il sole totalmente nero che proiettava lunghi raggi oscuri.
La seconda era una stanza totalmente affrescata da un paesaggio con colline, alberi, un ruscello, erba, ecc... che pian piano cambiava trasformandosi in una landa desolata e contorta.
La terza stanza mostrava un paesaggio crepuscolare semideserto con un cielo dai bizzarri colori purpurei, violetti, grigi e nerastri. Era dipinta anche una figura umana di spalle, ritratta da una prospettiva bizzarra che le conferiva un aspetto incredibilmente triste e deprimente. Accanto a questa figura vi si trovava una specie di portale di vitigni bluastri che ricordavano molto tentacoli e che incorniciavano una porta di legno smaltata di nero.
Questa porta era chiusa a chiave e presentava una trappola a gas che scatto ma, fortunatamente, non creò troppi danni al gruppo.
La quarta stanza era una biblioteca con molti libri rilegati di blu scuro. Dietro ad un altro tendaggio si trovava un nuovo affresco: una foresta contorta e avvizzita con al centro un bellissimo albero. Il tronco ed i rami dell'albero erano percorsi da una sorta di venature rigonfie di putrido icore nero mentre le foglie ardevano di una spettrale fiamma nera!

Confermando il crescendo di immagini tormentate ed inquietanti, l'albero rappresentato sulla parete non mancò di colpirla. Eowyn osservò il tronco, sgranò gli occhi ed abbassò lo sguardo sue sulle mani. Aveva ancora i guanti...
Velocemente si tolse il sinistro e si guardò il dorso della mano, dove si riuscivano a scorgere le vene. Un gesto inutile ed insensato, eppure fu come se avesse voluto rendere evidente la distanza che separava lei e l'albero.
Lei era viva e con un cuore pulsante, all'interno dell'albero, invece, scorreva una linfa scura e velenosa. Mentre si guardava la mano, sentiva a pochi passi da lei Cyrano e William fare considerazioni sull'affresco e sulla loro situazione...
Rapida come quando se l'era tolto, Eowyn si infilò nuovamente il guanto e si allontanò da loro per raggiungere la porta ad est.

[Da una mail di Valeria/Eowyn del 25 09 2003]

La stanza successiva presentava una parete dove vi erano incisi segni arcani, linee di vari colori senza alcun ordine apparente. Osservandoli fissamente danno un effetto ipnotico e un senso di nausea. Un'altra parete presentava l'immancabile murale: un surreale paesaggio con uno svettante rovo gigantesco i cui tralci spinosi si avvolgevano come tentacoli su orribili creature antropomorfe e disumane schiacciandoli e facendoli a pezzi. Molti altri esseri da incubo danzano deliranti alla luce sinistra di una luna stranamente oblunga di colore rosso e argento. Il rovo presentava un unico grosso rigonfiamento nero bluastro oblungo e crespato che ricordava vagamente un boccio di rosa!

Intanto Axine e Opal avevano scoperto nella biblioteca qualcosa di molto interessante: il tempio in realtà era soltanto la copertura per agire in nome di Nyx, la Dea Ragno!
In particolare la Rosa Nera era il Figlio, l'Eletto, il Profeta, il Salvatore, Il Giudice, il Giustiziere di Nyx. Quando giungerà sulla terra la Rosa Nera cambierà il mondo e sposterà la Bilancia del Destino in favore del Male.
La Rosa Nera era dunque l'emanazione fisica della dea incarnata in qualche orribile mostro?
I libri non lo spiegavano...

"Nyx"!
Gweyr fu paralizzato, da quella parola.
Un brivido gelido percorse rapidamente la sua schiena, fino alla base del collo. Il ragazzo non riuscì a sentire distintamente il resto del discorso investito da un'ondata di ricordi e incubi.
- La... Dea...
Gli occhi del giovane mago si fissarono, sbarrati, su Opal.
- La dea Ragno... - Mormorò, con voce priva di emozioni. - Ma come...
La mano sinistra di Gweyr si strinse istintivamente, cercando di chiudersi completamente, di chiudersi a pugno, come ora non poteva più fare.
- No.. Questo... Questo non è possibile... - Riuscì solamente a sussurrare...

[Da una mail di Nemo/Gweyr del 26 09 2003]

Nyx...
Era la dea Ragno, che ritornava sempre o che forse non se n'era mai andata...
Ad Eowyn tornarono alla mente le immagini di un tempo ormai remoto, del suo tempo, di secoli prima che a lei era concesso ricordare con nitidezza... Rivide il Tempio della Dea Ragno, con la statua nel centro, e i sacerdoti, ministri di quel culto sotterraneo... E poi aveva voltato la testa di lato, sì... Kreena era con lei, con uno sguardo che non le aveva più rivisto sul volto...
Quel male si era sparso ed aveva contaminato molti di quelli che le erano cari, in ogni tempo, seme maledetto dal quale erano germogliate molte delle dolorose separazioni e dei fatti spiacevoli di cui era stata testimone.
La giovane ladra non riuscì neppure a voltarsi verso Gweyr, sapeva già quale sguardo avrebbe incontrato... I suoi occhi invece rimasero vuoti ed inespressivi, le labbra socchiuse, i muscoli tesi. Forse aveva desiderato voltarsi, ma qualcosa glielo aveva impedito trattenendola dov'era.
Quando il punto in cui era stata colpita tornò a dolerle all'improvviso, come se le avessero sferrato un nuovo pugno dall'interno, tornò in sè, scoprendosi persa nella contemplazione di una fitta serie di linee e di segni arcani e incomprensibili sulla parete. Distolse repentinamente lo sguardo e si voltò ma ciò che si ritrovò davanti non fu un sollievo per la sua vista.
Creature orribili e figure umane tormentate, rovi neri e giganteschi e in un punto dell'affresco qualcosa di simile ad una rosa non ancora sbocciata, nera e terribile come il resto della rappresentazione.
Niente, non c'era niente di guardabile e di umanamente apprezzabile sulla parete, dove la luce tremolante della torcia rendeva quasi vive le creature danzanti intorno al chiarore lunare...
Eowyn corrugò la fronte pensierosa nell'osservare quell'astro di colore rosso e argento.
Aveva già visto qualcosa di simile ma non riusciva a ricordare dove...

[Mail di Valeria/Eowyn del 27 09 2003]

- Ma che vi è successo a tutti voi con questa dea malvagia? Avete avuto a che fare con lei?- chiese William.
Cyrano accarezzò l'armatura splendida e lucente irrigidendosi visibilmente. Attese alcuni secondi prima di rispondere alle domande dell'amico. Lentamente si massaggiò il pizzo come era solito fare quando era in imbarazzo cercando le parole più giuste per affrontare un argomento che aveva segnato tutti nel gruppo mostrando cose orribili, portando lutti ed incrinando amicizie...
- Non è semplice da spiegare così su due piedi - disse infine - E forse questo non è neppure il luogo più adatto per farlo ne io la persona più indicata...
- Per quanto io abbia sofferto, sia stato ferito ed abbia... - si schiarì rumorosamente la gola imbarazzato - Beh... insomma... Ci sono alcuni di noi che hanno subito di peggio!
E non è giusto che io parli per loro! Ti basti sapere che siamo finiti, seppelliti vivi, in una città sotterranea abitata da nani folli... adoratori di questa maledettissima dea!
Grugnì stringendo ancora l'elsa della spada.
- Maledettissimi nani! - esclamò rivolto a nessuno in particolare - Ci hanno inseguiti, cacciati e tampinati come si fa con le bestie!
Tu lo sai... avrai capito, no? - chiese retorico - Io non ho mai avuto paura in battaglia... il nemico mi piace vederlo in faccia per quanto orribile sia! Qualunque essere sia... anche gli amici invisibili di Gio-ox o quelle diaboliche bambole di pezza qua dentro. Io me ne rido! Non c'è nulla che una lama, maneggiata da me, non possa aprire a metà! Ma quella volta...
Continuò facendosi scuro in volto: - Quella volta fu terribile! In una città sconosciuta, un posto senz'aria, senza luce... Ogni angolo poteva nascondere un pericolo... E poi... poi la tensione, i nervi tesi, le litigate tra di noi. Mi sembrava di impazzire! Eravamo circondati, erano ovunque, ma non vedevamo nessuno! Era terribile quella sensazione di essere dei miseri topi cacciati dai gatti! Passavamo le nostre giornate a scappare e nasconderci, senza sapere quando fosse la notte o il giorno... Infine vederli lì, di fronte a noi, una massa inferocita, gli occhi iniettati di sangue, adoratori di quella dea dalle forme di ragno... Urlavano verso di noi, correvano verso di noi... Per gli dei! Per ognuno che ne moriva dovevano essercene mille!
- Ne abbiamo uccisi decine ma anche loro hanno preso il loro tributo di sangue! - disse mentre davanti agli occhi passavano le immagini di quella battaglia nelle viscere della terra ed i volti dei compagni che non ce l'avevano fatta ...
- E' stato terribile... terribile per tutti! - concluse infine il lungo monologo tirato giù senza quasi neppure respirare
- Eppure per alcuni di noi è stato ancora peggio!

[Mail di Daniele/Cyrano del 29 09 2003]

La sesta stanza era totalmente colorata di nero: le pareti erano nere, il pavimento nero, il soffitto nero, il solito tendaggio nero pure quello... La stanza presentava una sorta di altare di pietra nera e sull'altare un calice finemente lavorato di ossidiana con un grosso ragno dagli occhi di rubino che scintillavano maligni!
Sopra all'altare un piccolo quadro mostrava un grosso ragno che incombeva su un sinistro paesaggio irreale circondato da strani simboli.
La stanza successiva era un grande laboratorio alchemico fornito di tutto punto. Tra le altre cose in dei grossi barili di metallo vi si trovava una specie di palla vegetale con delle spine immerso in uno strano liquido.
William provò a colpirne una con la spada e questa esplose con un "POP". Una nuvola di fumo verdastro velenoso investì William ed in parte Gweyr.
Intanto Koguar riuscì a trovare ed aprire una porta segreta che conduceva ad un ballatoio circolare: il ballatoio che dava nella sala del culto del Sole d'Argento al piano inferiore (già perlustrata dal gruppo).
Poco oltre, sempre sul ballatoio, una porta conduceva negli appartamenti di Randal. La camera da letto di questi confinava con il Laboratorio e il rumore del gruppo avevano svegliato Randal!
Ma Eowyn se ne accorse:
Eowyn si avvicinò alla porta più vicina, quella sulla parete est [la camera da letto di Randal], e si accorse che era chiusa. Con un cenno della mano, fece segno ai compagni di rimanere in silenzio.
Le due persone che Gweyr aveva sentito dormire dovevano essere molto vicine ormai, e potevano anche essersi svegliate. Passò qualche istante di un silenzio pesante, tanto pesante che sembrava che quell'ambiente così ampio amplificasse anche quello.
- Qualcuno è sveglio di là... - Sussurrò, continuando a fare segno ai compagni di rimanere in silenzio.
Passò ancora qualche secondo e poi la ladra si voltò di scatto verso gli altri.
- Ho sentito il rumore di una porta che si chiudeva... Qualcuno è scappato via! - Disse seria, per poi affacciarsi alla ringhiera circolare del ballatoio.
Dovevano decidere in fretta la mossa successiva, per discutere non c'era tempo...

[Da una mail di Valeria/Eowyn del 08 10 2003]

Mentre Eowyn scassinava la serratura della porta di Randal, Gweyr cadde rovinosamente dalla balconata nel tentativo di raggiungere la stanza al piano inferiore e quella che credeva sarebbe stata la via di fuga del nemico. Koguar, Cyrano e William ripercorsero velocemente la strada a ritroso verso il piano inferiore e Kryon si calò facilmente dalla balconata.
Alla fine la serratura della porta cedette e Eowyn, Axine ed Opal entrarono nella camera da letto: sulla parete nord c'era un'altra porta chiusa a chiave.

Gli uomini del gruppo si radunarono quindi nella sala del culto del Sole d'Argento al pianterreno mentre Eowyn cercava di scassinare la nuova porta, quella dove Randal era fuggito.
Per lunghi istanti non successe nulla. [Nota: Hyraia infatti aveva avvertito Randal che era presente qualcuno anche al pianterreno ed i due si erano barricati nello studio. Non avendo incantesimi memorizzati, Randal chiamò Gio-Ox nel suo laboratorio nel sottosuolo del Tempio tramite un amuleto magico e gli ordinò di fermare gli intrusi. Poi raccolse gli oggetti magici più importanti, fece calare l'esperta ladra Hyraia dalla finestra ed incendiò il suo studio. Fuggì poi egli stesso dalla finestra utilizzando una pergamena di Levitazione.]

Da sotto la porta nella stanza di Randall iniziò ad uscire un filo di fumo...
Nient'altro accadde...
Gweyr decise di andare a stanare Randal e per sicurezza lasciò William di guardia alla porta che dava alle cantine:
- William... - Disse Gweyr - Tu resta qui, di guardia alla porta che conduce ai piani inferiori. E NON muoverti per nessuna ragione di qui, a meno che non sia io a dirtelo: qualunque cosa possa succedere, di sopra, tu DEVI impedire che qualcuno possa scendere di sotto ad allertare tutto il resto del Tempio. A qualsiasi costo.
- E prendi questo... - Disse, porgendogli un pugnale dalla inquietante lama nera, e dalla foggia misteriosa e antica. - Con quest'arma sei in grado di colpire qualunque cosa si muova... Anche le ombre.

[Da una mail di Nemo/Gweyr del 14 10 2003]

William quindi era solo quando dai sotterranei giunse Gio-Ox ed una decina di Guardie Silenziose!
Opal riuscì a bloccare Gio-Ox lanciando un incantesimo dalla balconata al primo piano, ma adesso William era da solo circondato dalle terribili Guardie!
Due sole Guardie Silenziose erano state difficili da abbattere quando il gruppo era unito, figuriamoci adesso che William si trovava da solo contro dieci di questi temibili esseri e con la sua spada che risultava inadatta contro di loro.
Ma William non fuggì. Riuscì a bloccare per un istante le Guardie Silenziose alla porta, poi dovette cedere, cambiare arma e prendere il pugnale magico di Gweyr. Poi venne rapidamente circondato dai nemici.
Eowyn, Axine e Opal furono prese dal panico e non riuscirono a soccorrere adeguatamente il compagno soprattutto utilizzando il potentissimo Martello di Gea consegnato dallo spettro di Xak-Rook!
Attirati dai rumori della battaglia Gweyr, Cyrano, Koguar e Kryon ritornarono nella stanza del Sole: ne seguì uno scontro sanguinosissimo!
Gweyr scagliò contro alcune Guardie il suo Fulmine magico riuscendo a distruggerne una ed a danneggiare seriamente altri tre di questi disumani esseri. Cyrano e Koguar combatterono disperatamente nel tentativo di portare aiuto a William in grande difficoltà mentre le donne continuarono ad usare, più o meno in vano, armi da lancio e da tiro restando al sicuro sulla balconata al primo piano. Kryon, che aveva già appurato che la sua arma non funzionava contro le Guardie, preparava e utilizzava delle frecce incendiarie che invece sembravano avere qualche effetto.

William, anche allo stremo, non fuggì. Riuscì a distruggere una delle guardie poi cadde inesorabilmente sotto gli occhi di Cyrano e Koguar che avevano abbattuto altri 3 nemici. [LEGGI]
Dopo aver visto William cadere Eowyn e Axine accorsero finalmente al pianterreno apportando aiuto ai compagni, dato che Gweyr e Koguar furono costretti a fuggire lo scontro gravemente feriti e Cyrano stava combattendo ormai da solo contro i 4 avversari rimasti!
Opal invece restò sulla balconata, senza usare il Martello di Gea e senza consegnarlo magari ai compagni. Usò invece vanamente le bolas contro questi avversari dalla già provata grande forza.
Cyrano, Eowyn e Axine abbatterono le guardie rimanenti aiutati anche da Opal, scesa dal ballatoio quando i giochi erano già fatti.
Era stato uno scontro terribile: tutte le Guardie giacevano a terra distrutte, Gio-Ox era bloccato, William morto e Gweyr, Cyrano e Koguar erano visibilmente provati dal durissimo scontro.

Ma le sorprese negative non erano finite: una delle guardie silenziose a terra aveva tratti somatici molto somiglianti a Thor!
Il gruppo era ferito e i loro nervi erano scossi per la tragica sorte dei compagni [LEGGI il Sepolcro].
Randal era fuggito e il Tempio stava andando a fuoco. Aver catturato Gio-Ox non era motivo di festeggiare. Nei sotterranei era però prigioniero ancora Flammen e c'era una minima possibilità di trovarlo ancora vivo.


CAPITOLO 14 - Triste Epilogo: la fine dell'Ordine del Sole d'Argento

Accompagnati da Gio-Ox legato, gli eroi scesero nei sotterranei del tempio mentre Cyrano si diresse dal Pretore Sasha ad informarla dell'accaduto con sufficienti prove raccolte nel tempio. Una scala segreta condusse il gruppo nei sotterranei segreti del necromante Gio-Ox.
Trovarono una sorta di obitorio conteneva diversi cadaveri, per lo più in pezzi, senza un ordine preciso. L'odore di decomposizione era forte.
Una piccola libreria conteneva tomi di necromanzia su come trattare i cadaveri, conservarli, smembrarli, ricucirli assieme e trattati sulla creazione dei Non-morti quali Scheletri e Zombie.
Non trovarono niente su Nyx e la Rosa Nera e questo fatto fece ritenere ad Eowyn che Gio-Ox si fosse unito a Randal per motivi tutti suoi.
I sospetti della ladra vennero confermati dal ritrovamento del diario di Gio-Ox da cui derivava che Gio-Ox si era alleato con Randal per poter portare avanti i suoi studi sui cadaveri ed i non-morti.
Questi suoi studi non piacevano nè a Randal nè tanto meno ad Hyraia che spesso gli metteva i bastoni tra le ruote. Randal però aveva bisogno di Gio-Ox e dei suoi poteri clericali per aumentare l'influenza del falso Ordine del Sole d'Argento nella città di Luln e aveva ordinato ad Hyraia di fornirgli i cadaveri, tramite la gilda dei ladri, per gli esperimenti di Gio-Ox.
Altri manoscritti descrivevano in maniera non troppo chiara come ridurre dei cadaveri nei "Sali essenziali". Una volta ottenuti i "Sali essenziali" era possibile, tramite una formula, creare un Golem di carne! Le Guardie Silenziose erano quindi Golem di carne creati da Gio-Ox!
Il gruppo trovò anche una formula magica che poteva distruggere questi Golem e che sarebbe stata molto utile se l'avessero scoperta prima di affrontare quei terribili nemici…

Kryon trovò una lettera appallottolata e gettata in un angolo. La lettera si sarebbe rivelata un indizio fondamentale e diceva:
"La missione ha avuto successo! L'olio è nostro. So che Ox vuole cadaveri di elfi che venga a prenderseli a Drakensbone! Non li terremo qui a marcire per molto!"
La lettera non portava date ed è firmata "Fangor"

Intanto Cyrano era riuscito a conferire con Sasha la quale si diresse al tempio in fiamme con 40 guardie. Fuori si era già radunata una folla di persone che cercavano di organizzare i soccorsi per spengere l'incendio del tempio che bruciava completamente per un lato.
Sasha parlò al popolo e ordinò ai suoi uomini di contribuire allo spegnimento dell'incendio. Poi con 10 guardie e Cyrano passò dalla porta sul retro e si recò nel sotterraneo. Presto si riunirono al resto del gruppo.
Sasha prese quindi il controllo e il comando delle operazioni.

Nelle ultime sale del sotterraneo vennero ritrovati dei pozzi che contenevano golem di carne con evidenti malformazioni fisiche o mancanti di alcune parti: esperimenti non ben riusciti.

Fu non appena mise piede sul freddo pavimento di pietra, al termine delle scale, che Gweyr cominciò a percepire, in un oscuro presagio, l'orrore che avrebbero scoperto di lì a poco. La fiamma della torcia tremò per qualche istante al respiro affannato del ragazzo, ondeggiando e disegnando grottesche ombre tanto sul suo volto tumefatto, quanto nel suo animo provato e stanco.
La caverna era percorsa da suoni sinistri e spaventosi ed inizialmente fu difficile capire, di preciso, da dove provenissero: vi doveva essere un ampio ambiente, più avanti, che creava un'eco distorta di quel terrificante rumore di unghie contro la pietra, di quei lamenti cupi e lenti, di quell'odore nauseabondo di putrefazione e di morte.
- Ma cosa... - Riuscì appena a dire, prima che la voce gli morisse in gola, strozzata dal panico.
Con il cuore che sembrava volesse esplodergli nel petto, cominciando a sudare nonostante l'intenso freddo di quel luogo, Gweyr spingeva un piede davanti all'altro, tenendo ben alta davanti a sè la torcia lungo il corridoio. Le orecchie cominciarono a tambureggiare insistentemente il battito del cuore terrorizzato di Gweyr, mentre una caverna enorme, della quale non era possibile vedere i limiti, si apriva al termine del cunicolo.
In quel momento, attratto da quegli oscuri suoni, molto vicini, Gweyr vide i pozzi.
Mostruose bocche in calma attesa, che irridevano con la propria immobilità le anime dannate che si dimenavano sul fondo, grattando sulle pareti e lamentandosi.
Ipnotizzato da quella visione, da quell'apertura nera e spaventosa, incapace di dare ascolto alla voce che gli urlava nella testa di restare fermo, di non andare a vedere, il giovane mago si spinse fin sull'orlo di uno dei primi pozzi.
E vide immagini che mai più avrebbe potuto cancellare dalla memoria: corpi, o meglio ammassi di arti e di carne cucita assieme, che si muovevano indolenti, e occhi vuoti, folli e disumani, che si alzarono per fissare la luce della torcia; i golem reagirono a quella presenza, alla luce, come impazziti, moltiplicando i loro sforzi per uscire fuori.
Gweyr indietreggiò di un paio di passi, tornando nel corridoio, dove cadde in ginocchio, sopraffatto dalla nausea e dal ronzio che gli attraversava come un pugnale la testa.

[Da una mail di Nemo/Gweyr del 17 11 2003]

Successivamente da un corridoio sbucarono 3 Guardie Silenziose nelle loro spettrali tuniche bianche dal cappuccio appuntito. Gli ultimi golem esistenti vennero distrutti.
Il gruppo cercò quindi tracce di Flammen ma non ne trovò.
Il corridoio da dove erano apparse le Guardie Silenziose dava in una sorta di Cappella dove ricorrevano i simboli di Thanathos, l'oscuro dio del male avversario ancestrale di Ixion.
Un pertugio a sud del tempio conduceva in una stanzetta scavata nella roccia. In tali stanze c'erano degli scaffali con su stivate delle piccole scatole, dei vasi e delle ampolle, tutte piene di sostanze simili a cenere o sabbia: i "sali essenziali" dei golem di carne.

Nei sotterranei del tempio il gruppo non trovò altro quindi Sasha ordinò a tutti di uscire: da quel momento in poi si sarebbero occupati di tutto Sasha e i suoi collaboratori.
Abbandonarono il tempio ancora in fiamme mentre guardie e popolazione ancora si adoperavano per spegnere l'incendio.
Gio-Ox iniziava a dare segni di squilibrio mentale ma nel suo delirio disse dove era probabilmente diretto Randal. Disse anche che stava cercando un Albero per poter risvegliare la Rosa Nera e parlò di una misteriosa figura che nessuno conosceva ma che a suo dire comandava lo stesso Randal.
Sasha poi lo fece imbavagliare, incappucciare e condurre alle prigioni.
Alle 4 il gruppo potè infine riposarsi.

L'incendio al tempio venne domato solo nel tardo pomeriggio.
Poi venne divulgata la notizia che Gio-Ox, Randal e Hyraia, i massimi vertici del Tempio del Sole, erano periti nell'incendio. Sasha annunciò anche che l'incendio era stato doloso e appiccato da qualcuno all'interno dell'ordine. A questa notizia la cittadinanza restò sconvolta.

Eowyn fece da sostegno a Gweyr per aiutarlo a raggiungere la caserma, e si accodò al mesto gruppetto che recava con sè le spoglie del giovane William.
La ladra era stanca, provata nel fisico e nello spirito, ed andò a riposare quando mancava ormai poco al sorgere del sole.
Riaprì gli occhi a giorno inoltrato, svegliata dal vociare per la strada, dal passaparola lesto e concitato degli abitanti di Luln che erano rimasti molto sconvolti dagli avvenimenti della notte e dalle notizie che il Pretore aveva fatto divulgare. Eowyn si diede una ripulita e nel pomeriggio tornò verso il Tempio del Sole d'Argento.
Un gruppo di guardie, aiutate da alcuni accoliti, si dava da fare per spegnere le fiamme ed era quasi riuscita nel suo intento. Tutt'intorno, come se fosse un'attrazione di piazza, gli abitanti di Luln si radunavano, commentavano, contemplavano in silenzio e se ne andavano, in un continuo via vai.
La voce di una donna vestita modestamente, con in braccio un bambino spettinato e ignaro, rievocava tutte le volte che aveva ascoltato in piazza le parole di quel bravo sacerdote; le faceva eco un contadino robusto che affermava con orgoglio che una volta era stato addirittura a casa sua, per curare la ferita che suo padre si era procurato con una falce.
Tutti annuivano, sentenziando che quell'uomo, che spesso non chiedeva nemmeno un compenso per ciò che faceva, era stato proprio una benedizione per la città.
Ma Gio-Ox non era l'unico ad essere rimpianto. Anche Randal e Hyraia erano creduti morti ed anche per la loro scomparsa, lamenti e sospiri non venivano risparmiati.
Eowyn ascoltava e non dava nell'occhio, poteva benissimo passare per un'altra delle persone afflitte da quanto accaduto. Anche lei infatti aveva i suoi tre morti da ricordare, anche se i loro nomi erano diversi, anche se a Luln nessuno sapeva chi fossero William, Thor e Flammen.

[Da una mail di Valeria/Eowyn del 21 11 2003]

Quella sera stessa Opal e Cyrano vennero convocati in riunione da Sasha. Alla riunione era anche presente anche Parin, il nuovo superiore del tempio di Gea-Mydia, visibilmente soddisfatto per la distruzione dell'Ordine. Il Pretore Sasha ringraziò ufficialmente il gruppo e confermò che nel Tempio c'erano abbastanza prove da richiedere un intervento da Specularum. Poi Sasha ricompensò il gruppo consegnando una bella fetta di bottino confiscato all'Ordine.

La mattina del giorno successivo, il 26, gli eroi presenziarono ai funerali dei membri del gruppo scomparsi: William, Thor e Flammen. [LEGGI]

Per il resto del pomeriggio Koguar cercò informazioni sul castello di Drakesbone citato nella lettera trovata nei sotterranei del tempio, Gweyr studiò e riflettè con Eowyn sulla vicenda, Opal parlò con i sacerdoti di Gea su come entrare a far parte della chiesa di Karameikos, Kryon andò un po' in giro a raccogliere informazioni dalla gente.
Cyrano invece si diresse da Sasha...


CAPITOLO 15 - L'Altro Sentiero: il Fato divide, il Fato riunisce

Ma adesso torniamo a Kelven, da Kreena e Johann appena tornate dalla visita al Saggio (come descritto nel Capitolo 11).
La mattina del 16 Vatermont, il giorno successivo rispetto al gruppo, le due donne lasciarono Kelven dirette anch'esse a Luln seguendo l'itinerario suggerito dal vecchio eremita.
Passarono nuovamente da Riftllian e giunsero a Verge il pomeriggio del 17. Verge era un piccolo villaggio alle pendici delle montagne a circa una giornata a cavallo da La Soglia. Nella locanda scelta incontrano un giovane mercenario di nome Aryn e Kreena lo ingaggiò come guardia del corpo.
Il mattino del 18 ripartirono cavalcando per tutto il giorno ed i due successivi nella neve fresca con molto disagio ma senza particolari intoppi.
Almeno fino alla sera del 20, quando l'ululato dei lupi iniziò a farsi sentire...
A notte fonda una quindicina di lupi affamati attaccarono i cavalli. L'elfa ne addormentò tre, altri due vennero uccisi e due fuggirono lo scontro. Ma i lupi rimanenti riuscirono ad abbattere il cavallo di Johann e poi protessero la preda faticosamente conquistata. I tre decisero di non rischiare inutilmente e fuggirono con i due cavalli superstiti.

Il pomeriggio del giorno 21 il gruppetto raggiunse quello che era stato un accampamento dove si erano fermati pochi giorni prima almeno 10 persone con diversi cavalli. C'erano i resti di due fuochi da campo e il corpo carbonizzato di una creatura umanoide di circa 2 metri. [Nota: il Troll sconfitto dal gruppo]

I due giorni successivi piovve. La foresta era silenziosa e grigia. Nebbia spettrale aleggiava tra gli alberi scheletrici. Tutto era silenzio, tranne per il trio che cavalcava e per la pioggia. Non videro alcuna creatura in giro, neanche uccelli. Il duro sentiero era spesso attraversato da ruscelletti di fango.
Il pomeriggio ebbero tutti l'impressione di essere seguiti, ma nessuno riuscì a individuare niente. Solo fantasmi tra la nebbia rada.
La sera del secondo giorno fu impossibile accendere il fuoco.
Il trio dormì poco e male e Aryn iniziò a dare segni di insoddisfazione. Durante il turno di guardia di Kreena, questa udì un lieve grattare di qualcosa contro il legno e come se uno degli spettrali alberi lì intorno venisse scosso...
...ma non tirava vento...
Kreena svegliò Johann, la quale si destò cercando la spada. Si riprese dal sonno leggero in pochi istanti, fece cenno a Kree che sarebbe andata a vedere: la sua visione notturna le permetteva di vedere meglio di un umano.
L'elfa si guardò attorno.
Silenzio.
Vedeva i cavalli in un rosso alone, come una fiamma, vedeva Kreena, vedeva Aryn. Nient'altro.
La nebbia ostacolava la sua eccellente vista, ma l'avrebbe ostacolata anche ai possibili nemici.
All'improvviso, dall'alto, piombò sull'elfa una grande forma scura, con una lunga coda serpentina... e braccia... e una spada che fendette l'aria...
La forma scura produsse un suono che assomigliava a: "eeeelfffooooooo??"
Johann si ritrovò immediatamente in corpo a corpo.
Era buio e i suoi compagni vedevano pochissimo.
L'orribile mostro mezzo uomo e mezzo serpente, l'Inseguitore, era velocissimo e attaccava soltanto l'elfa con ferocia disumana. Johann cercava di difendersi, Aryn accorse in suo aiuto mentre Kreena accese una torcia e…
Il demone aveva lunghe braccia muscolose, un tronco robusto e una testa allungata e molliccia che oscillava da una parte all'altra. Gli occhi brillavano sinistramente e impugnava una spada nera con una forma strana. Dal bacino in giù il corpo del mostro era serpentiforme, senza gambe ma solo una sorta di grossa coda su cui poteva stare benissimo in equilibrio.
Johann provò un affondo ma riuscì a colpire solo un braccio del nemico mentre la spada del demone trovò una strada tra le placche metalliche dell'armatura dell'elfa! Sentì un forte dolore e il suo sangue caldo che fuoriusciva dalla ferita.
L'unica cosa che riusciva a fare, stordita com'era, fu ripararsi dietro lo scudo in modo da poter sopravvivere per qualche istante in più…

Aryn riuscì infine ad abbattere il mostro che con un sibilo cadde a terra e iniziò a ribollire. Sul corpo si formano bolle e l'essere si sciolse in una pozza di liquame nero. Rimase soltanto la spada.
Qualche istante più tardi Johann crollò a terra esanime gravemente ferita.

[…] Kreena era riuscita a slacciare la corazza all'amica, svelando squarci profondi.
- Ombra! Ombra, ti prego, non farla morire... - continuò a mormorare, slacciandosi il mantello e coprendo Joh, cercando al contempo di tamponare la ferita all'addome, la peggiore. Aveva le mani scarlatte, il viso striato di pianto, cenere e sangue. Gli occhi brillavano, allucinati come stelle spettrali.
Afferrò lo zaino dalle mani di Aryn senza una parola. Febbrilmente frugò all'interno e fece una smorfia dolorosa, quando trovò quello che cercava.
- Ora ci penso io... non preoccuparti... - disse piano, dolcemente, infilando l'ago alla luce della torcia.
- Ti farà male... - disse infine, infilando l'ago nella carne dell'elfa. Piangendo, e mormorando qualcosa di simile ad una ninna-nana, la giovane continuò la cucitura, per poi lavare ancora il taglio e bendarlo accuratamente.
Solo allora respirò, una volta sola, profondamente. L'amica era fredda, mortalmente fredda in quella notte di ghiaccio.
- Ora vai pure, caro... - disse infine rivolgendosi al guerriero, sfiorandogli il volto irsuto con una mano, in una leggera carezza - Hai fatto tanto, per essere un buzzurro... ti siamo debitrici... ma ora lasciaci sole... ti prego...
E senza altro aggiungere allungò al giovane l'ultima coperta rimasta e, dopo avergli regalato un sorriso, s'infilo' sotto le coltri, abbracciando la compagna morente.

[Da una mail di Alex/Kreena del 18 11 2003]

Il resto della notte proseguì senza ulteriori problemi.
Johann si svegliò solo in tarda mattinata. Farfugliò qualcosa in elfico e risprofondò nuovamente nel sonno fino a sera. Sembrava che la situazione critica fosse passata, ma aveva la febbre e restava per molto tempo immersa in un sonno profondo.
Al mattino del mostro era rimasta solo una macchia scura nel terreno e pochi frammenti ossei.

Kreena raccontò finalmente ad Aryn la loro missione: stava andando a Luln per ritrovare i suoi vecchi compagni ed insieme a loro vendicarsi del padre [LEGGI]

La mattina successiva Johann riusciva a stare in piedi e il gruppo si mise nuovamente in viaggio a velocità ridotta mentre l'elfa cavalcò tutto il giorno assieme a Kreena con ferrea determinazione.

A mezzogiorno del 26 i tre avventurieri arrivarono finalmente a Luln.
I tre vennero a conoscenza subito dell'incendio al tempio e vennero schedati dalle guardie cittadine e presero alloggio alla taverna il "Gatto Scarlatto".
Mentre Johann si riposava, Kreena e Aryn andarono un po' in giro per la città a raccogliere informazioni ma non ottennero alcuna informazione utile.
Verso le 17.00 Aryn e Kreena infine andarono al palazzo del Pretore.
Mentre Kreena discuteva con le guardie di Sasha per entrare a vedere il pretore, dal palazzo uscì un tizio che conosce bene: Cyrano!

Nonostante il freddo il guerriero era sereno ed i brutti ricordi di qualche giorno prima stavano lentamente attenuandosi per lasciare posto ad una serena memoria ...
"In fondo il peggio é passato!" pensò.
Ma ancora una volta gli insopportabili proverbi del vecchio zio Samuele di Verge dimostrarono la loro fondatezza: - "Al peggio non c'è mai fine... ragazzo mio..." - era solito ammonire il vecchietto...
- Cy...Cyrano? CYRANO!!! - strillò Kreena, spintonando sia il compagno sia le guardie, per correre verso l'altro.
E quando udì quella voce Cyrano dentro di se non poté che dare ragione al vecchio zio Samuele di Verge ...

[Da una mail di Daniele/Cyrano del 01 12 2003]

Cyrano tornò al Tempio di Gea verso le 18.00 circa.
Il gruppo era alloggiato nell'ala del tempio abbandonata dai chierici. Quasi tutti i chierici di Gea erano impegnati nelle loro funzioni. Quella parte dell'edificio sembrava un po' trascurata ma tutto sommato era un luogo austero ma confortevole.
Cyrano si presentò al gruppo assieme ai due ospiti... e Kreena riabbracciò i vecchi compagni.
Quella stessa sera Axine venne accolta come membro "anziano". Restava quindi il solo Koguar come membro "giovane" del gruppo. Opal aveva perso ogni suo seguace.

La mattina del 27, Opal decise di abbandonare il gruppo di amici per seguire il proprio interesse e tentare la carriera nella Chiesa di Karameikos visto che i chierici di Gea erano disposti anche a darle delle referenze per i servigi arrecati.
Con il rammarico della sola Axine, Opal lasciò i vecchi compagni e Luln.

Quella stessa mattina giunse una lettera del pretore: Sasha informava che erano stati catturati tre Maestri dell'Ordine del Sole d'Argento che tentavano di fuggire da Luln di nascosto. Messi sotto torchio e interrogati avevano confessato che erano a conoscenza solo in minima parte dell'operato di Gio-Ox e che solo in minima parte avevano aiutato i suoi progetti. Inoltre avevano paura di Ox, poichè coloro che lo contrastavano sparivano dalla circolazione. Naturalmente erano stati arrestati ed imprigionati.
Ox invece era completamente impazzito, ma era stato ugualmente interrogato a lungo ed aveva confessato i suoi crimini, vantandosi di aver fatto tutto da solo.
Sasha aveva anche appreso che alcuni esponenti della gilda dei ladri avevano avuto rapporti con il lato oscuro del Tempio del Sole d'Argento! In particolare la gilda aveva rapporti con una figura influente nella gilda chiamata "La Signora". E questa "Signora" era con tutta probabilità Hyraia, sparita assieme a Randal. I membri della gilda dei ladri di Luln si erano dati alla macchia, o avevano tentato di farlo. Ad ogni modo Sasha prevedeva che le indagini sulla gilda dei ladri sarebbero state piuttosto lunghe a causa dell'omertà.
[Nota: La sorte di Gio-Ox era ormai segnata. Sasha mandò a chiamare dei membri della chiesa da Specularum. Quindi Ox venne interrogato e giudicato nuovamente dai ministri della Chiesa ed infine giustiziato.]

Alla luce anche delle nuove informazioni Eowyn fece il punto della situazione di tutta la complicata vicenda [LEGGI]

Kreena era intenzionata a dar la caccia al Ragno e quindi decise di riunirsi ai vecchi compagni insieme ad Aryn e Johann.
Così presentò Johann ai vecchi compagni... e Johann potè salutare Gweyr, incontrato a Kelven, e la sua vecchia compagna Axine lasciata nella torre di Vulgus in circostanze non molto piacevoli... [LEGGI]
Fortunatamente le parole di Axine placarono fin da subito eventuali incomprensioni del passato:

Axine si avvicinò a Johann sorrise e disse: - Sai che sono contenta di rivederti? Quando le nostre strade si sono divise, temevo che almeno una di noi due non sarebbe vissuta abbastanza per incontrare l'altra. Invece abbiamo la pelle dura, entrambe!
E stavolta il sorriso di Axine ebbe un qualche cosa di complicità, poichè in ogni caso era sincera con Johann, ed era sicura che l'elfa lo avrebbe apprezzato, al di là del suo orgoglio e della sua caparbietà.

[Mail di Paolo/Axine del 27 12 2003]

Suo malgrado l'elfa abbozzò un sorriso.
- E' vero - disse - è passato poco tempo, un mese, ma sono capitate moltissime cose in questo lasso di tempo... Alla fine di tutto mi sono ritrovata con un debito di gratitudine con molte più persone di quante avessi mai pensato. Adesso capisco perchè quelli della mia stirpe tendono ad isolarsi dal mondo degli uomini, è assai più conveniente restare al sicuro nelle profonde foreste. Sono contenta anch'io di rivederti, e la cosa mi sorprende... si, abbiamo proprio la pelle dura!

[Mail di Fab del 27 12 2003]

Adesso, più uniti e determinati, Gweyr, Kreena, Cyrano, Eowyn, Axine, Koguar, Kryon, Aryn e Johann lasciarono Luln per il castello infestato di Drakesbone.


Continua nella Parte III