La città sorge alla confluenza di tre fiumi ed è la seconda città per numero di abitanti (20.000). Ha una forma quasi circolare, alte e solide mura e un casello al suo centro. E' governata
dal Barone Desmond Kelven II, suddito fedele del Duca, è uno dei pretendenti alla mano di sua figlia. Kelven è un punto nevralgico del commercio, crocevia di carovane, punto di congiunzione di popoli e razze.
Molti elfi, abili navigatori fluviali e allevatori di cavalli, arrivano in città per fare affari o lavorano
come collaboratori e guardie del Barone. Anche numerosi nani giungono spesso per commerciare o lavorare nelle
numerose miniere della zona. Gli Halfling di Kelven sono principalmente immigrati dalle Cinque Contee attirati
dal commercio e si possono incontrare spesso come artigiani e commercianti.
La legge di Kelven è rigida ma
permette la libertà caratteristica di una città che ha le
sue basi nei commerci: - gli omicidi vengono severamente puniti, anche con la pena di morte; - benchè la città accolga una scuola di magia, nessuna magia può essere usata all'interno delle mura cittadine. Infrangere questa legge è un reato punibile con un'ammenda che generalmenta va da 100 a 600 MO, da 1 a 6 mesi di galera,
oppure da una punizione che comprende sia la reclusione che la multa. Luoghi significativi
Il Castello di Kelven: il castello si trova
circa al centro della città ed è visibile da ogni punto
di essa. Ha un solo muro di cinta alto venti metri e largo
sette, immenso ed inattaccabile. Gli edifici all'interno
sono altrettanto imponenti: una magione enorme di due piani
per la famiglia Kelven, alloggi per una guarnigione di 500
uomini, enormi scuderie e, si dice, una numerosa collezione
di oggetti d'arte.
Piazza d'Armi: Kelven presenta ad est una
aggiunta alle mura fatta di pali di legno; questa palizzata
racchiude un'area nota come "Piazza d'armi" che serve per
offrire protezione alle carovane durante la notte. E' sede
anche delle feste principali che avvengono nella città e
può servire a raccogliere l'esercito nei periodi di guerra.
Il Ponte Kamelie: robusto ponte di pietra
che attraversa il punto più stretto del fiume Scendimonti.
Una leggenda narra che una giovane umana di nome Kamelie
sia stata sacrificata per consacrare la pietra che fissa
la volta del ponte. C'è chi dice di aver visto il suo fantasma
nelle notti nebbiose.
Le zone abitate
Zona dei caseggiati: anche questa zona
è per la maggior parte residenziale, ma il livello medio
di reddito è più basso. In queste zone vivono famiglie numerose
che abitano in case piccole ed è possibile comprare o affittare
case e stanze ad un prezzo piuttosto basso. Le case presentano
sempre il minimo indispensabile e mobilia di scarsa fattura.
Zona dei mercanti: questa zona è principalmente
occupata da mercanti, che abitano negli stessi edifici in
cui lavorano. Sono spesso case ad uno o due piani, con la
bottega sulla strada e gli alloggi appena sopra. Kelven
prospera sul commercio che si svolge attraverso i tre fiumi,
ed è per questo che una parte così vasta della città è riservata
ai mercanti.
Zona residenziale: questo è il luogo dove
abita la maggior parte della popolazione della città. Vi
si trovano sia case ordinarie che abitazioni signorili.
|
|
Kelven è suddivisa
in cinque quartieri, quattro all'interno delle mura ed uno
all'esterno:
Contrada d'Armi: quartiere variegato nella
zona orientale della città, in cui si trovano molto facilmente
soldati della guardia cittadina, mercanti, gente comune
o avventurieri e mercenari in cerca di un ingaggio.
Quartiere dei Giostrai: è situato nella
zona sud est di Kelven e comprende la parte meridionale
della via nota come Via del Mercato.
Questa strada, date le sue ampie dimensioni, permette sia il passaggio dei carri sia l'esposizione di numerose bancarelle. Il quartiere dei giostrai confina a ovest con la zona popolare della "Contrada del Castello": quartieri residenziali
poveri dove si rifugiano i meno abbienti della città: un posto relativamente poco sicuro di notte, che non attira troppo
l'attenzione delle guardie cittadine, permettendo lo sviluppo di attività poco legali. Si trova adiacente alla Piazza d'Armi,
luogo di sosta delle carovane e sede di frequenti manifestazioni d'intrattenimento, le "giostre" appunto. Qui si svolgono,
nei giorni delle celebrazioni cittadine, combattimenti simulati, tornei di cavalieri, spettacoli teatrali, attività circensi;
e gli artisti, i loro laboratori e palestre fanno parte del quartiere, dandogli, per questo, il nome. E'il quartiere delle diversità: dalla via chiassosa del mercato si passa ai silenziosi vicoli popolari, dalla tradizionale
chiesa di Halav agli esotici teatri. Un quartiere per artisti e per avventurieri, per rifugiati e per gente senza scrupoli. Dove l'opportunità va colta senza indugi, ma in cui la prudenza deve guidare i passi del viandante. Un quartiere fatto di luci e ombre, dove si può trovare di tutto e dove si rischia di perdere ogni cosa.
Contrada del Castello: Comprende la zona ovest della città attorno alla Via del Castello che parte dalla porta sul
ponte Kamelie e termina all'ingresso del maniero del Barone. Presenta caseggiati ad est, ampie zone mercantili
con grande varietà di negozi e anche una zona residenziale proprio a ridosso del castello.
Quartiere del Duca: Comprende quasi tutta la zona Nord di Kelven ed è il quartiere dove vivono un numero maggiore di nobili
e persone agiate. Vi si possono trovare ville e grosse case signorili. I negozi e le poche locande della zona sono le più
costose della città. Qui le classi più povere sono quasi inesistenti e la guardia cittadina è più presente e vigile.
Quartiere dei Pescatori: Il Quartiere dei Pescatori si trova subito fuori le mura di Kelven: fondato prima della città
vera e propria è anche, con ogni probabilità, il luogo in cui la prosperosa città ha avuto origine. L'esser sempre
rimasto fuori della cerchia muraria ha fatto del quartiere una sorta di terra promessa per quegli individui in rapporti
conflittuali con la legge: il suo dedalo di vicoli, casupole e magazzini, infatti, offre vie di fuga più agevoli
rispetto alle strade cittadine, cosa che ha fatto la fortuna di più d'un tagliaborse. La guardia cittadina effettua delle ronde, anche se con scarsa frequenza e ancor meno convinzione: di tanto in tanto
vengono anche ordinate delle "retate", dalle quali soltanto i più furbi o informati riescono a sfuggire. E soltanto
i migliori ladri per piu' di due volte di seguito... Leggende e storie d'ogni sorta, a tal riguardo, si possono
ascoltare nelle numerose e malfamate taverne o sui moli sempre affollati, dove si alternano battelli da pesca e barche
private dei mercanti, che tentano la fortuna con il trasporto fluviale: è possibile infatti imbarcare per La Soglia
o Specularum, solitamente su imbarcazioni private da trasporto. Girovagando nei pressi degli approdi l'odore caratteristico di tutti i porti penetra a fondo nelle narici e si appiccica
ai vestiti come una colla, impossibile da lavare via anche a diversi giorni di distanza. Gente d'ogni tipo frequenta il quartiere, dagli ombrosi nativi ai viaggiatori stranieri provenienti da paesi remoti,
dai pescatori ai mercanti, dai marinai agli scaricatori, dagli avventurieri più smaliziati ai balordi più incalliti:
di certo è un luogo caratteristico, con i suoi personaggi più o meno raccomandabili, le sue bettole e la sua aria cadente. Sicuramente le attrattive per chi è in cerca di qualche brivido non mancano mai: addentrandosi nella fittissima rete di
viuzze si può trovare praticamente di tutto, l'unico problema è che, talvolta, si trova anche quello di cui non si aveva
proprio bisogno...
|